Greta snobba la Cop27: “Sono pronta a passare il megafono”

L'ambientalista svedese non andrà a Sharm el Sheikh: "Questi incontri sono diventati greenwashing"

A quattro anni dall’inizio delle mobilitazioni con gli scioperi per il clima, Greta Thunbergpassa il megafono” ad altri attivisti. È lei stessa ad annunciarlo, in un’intervista rilasciata nel primo giorno della COP27 in Egitto.
Dobbiamo ascoltare le testimonianze e le esperienze delle persone più colpite dalla crisi climatica“, spiega all’agenzia svedese TT. “È il momento di passare il megafono a coloro che hanno davvero storie da raccontare – afferma -. Abbiamo bisogno di nuove prospettive“.

La 19enne, pioniera del movimento ‘Fridays for Future’, terminerà la scuola superiore alla fine dell’anno. È diventata il simbolo della causa climatica, sovraesposta ai media già dal primo sciopero scolastico per il clima, nel 2018. Il desiderio di condividere le luci della ribalta scatta perché i cambiamenti climatici stanno già avendo un impatto devastante sulla vita delle persone in tutto il mondo. Con queste premesse, “diventa ancora più ipocrita quando le persone in Svezia, per esempio, dicono che saremo in grado di adattarci e che non dovremmo avere paura di ciò che potrebbe accadere in futuro“, sostiene.

Mentre i leader mondiali si riuniscono per la COP27 in Egitto, l’attivista svedese annuncia che non parteciperà alla conferenza sul clima, affermando che questi incontri internazionali sono diventati “greenwashing“. Aveva già deplorato che la COP26, organizzata l’anno scorso a Glasgow, non fosse altro che un “bla bla bla“. Oggi l’attivista rivela che i suoi incontri con i leader mondiali l’hanno resa più pessimista. “Alcune delle dichiarazioni rilasciate dai leader mondiali e dai capi di Stato a microfoni spenti sono difficili da credere quando le si ascolta“, afferma. “L’ignoranza delle persone più potenti del pianeta è scioccante“, tuona.

A partire dal prossimo anno, Thumberg intende dedicarsi all’istruzione superiore. “Vedremo. Se dovessi scegliere oggi – confessa -, sceglierei di continuare gli studi. Preferibilmente qualcosa che abbia a che fare con le questioni sociali“.

(Photo credit: Jonathan NACKSTRAND / AFP)