In Piemonte nasce il primo impianto per riutilizzo dell’acqua piovana autostradale

L'acqua del sedime autostradale confluirà all'interno di canaline che andranno a riempire grosse cisterne. Il trasferimento dell'acqua avverrà grazie a energia elettrica prodotta da pannelli solari

Nasce in Piemonte, prima regione in Italia, un progetto di sistema di raccolta di acque piovane in area autostradale, ai fini di un loro successivo riutilizzo multiplo e sostenibile. A Vicolungo (Novara), in prossimità dello svincolo di Biandrate – dove la Torino-Milano incontra la Gravellona Toce – è già visibile il progetto in fase avanzata. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi, accompagnati dalla concessionaria dell’Autostrada A4 Torino-Milano, hanno svolto ieri un sopralluogo nell’area interessata, dove il Gruppo ASTM sta concretizzando il sistema di raccolta. Qui, tutta l’acqua del sedime autostradale confluirà all’interno di canaline che, a loro volta, andranno a riempire grosse cisterne che saranno posizionate sotto terra. Sopra, invece, saranno piantumati alberi. Il trasferimento dell’acqua avverrà grazie a energia elettrica prodotta da decine di pannelli solari posizionati in prossimità dell’impianto. “Per il Piemonte – ha detto Cirio – è motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Arriviamo da un’estate di profonda siccità che ha messo a dura prova le colture e la vita di tanti paesi di montagna che non avevano l’acqua. Questo progetto è innovativo, rappresenta la mobilità che vogliamo: strade che servono ai cittadini, ma anche strade sostenibili, grazie all’energia solare e capaci di trattenere l’acqua per quando ne avremo bisogno“. Acqua che, ha ricordato Cirio, potrà essere utilizzata in agricoltura o per scopi sociali, quindi per i cittadini.

Le vasche modulari, lunghe 12,50 metri e dal diametro di 2,40, potranno raccogliere fino a 6mila metri cubi di acqua. Come ha spiegato Michele Blandino, amministratore delegato di Euroimpianti, vengono giuntate meccanicamente l’una con l’altra e “questo ci permette di realizzare impianti di questo genere anche in altri svincoli con superfici e volumi differenti“. A partire dal prossimo anno sarà avviata la progettazione per la realizzazione di interventi lungo tutta la tratta, di cui due di particolare rilievo all’interconnessione con la Tangenziale Nord di Torino A55 e presso lo svincolo di Chivasso Centro.

Il progetto potrebbe essere replicato in Piemonte “con una legge regionale“, ha spiegato Gabusi. “Ci impegneremo a favorire questo tipo di insediamento nei grossi centri commerciali – ha aggiunto – e sugli investimenti produttivi della nostra regione dando delle premialità“. Ecco allora, è il ragionamento, che “otterremo buoni risultati, manterremo alto il grado di produttività ma avremo anche risorse idriche quando scarseggeranno e serviranno“.

Tra gli scopi del progetto c’è anche una ragione legata alla tutela del suolo. Questi sistemi di raccolta delle acque, ha spiegato Federico Lenti, direttore del Tronco A4 Torino Milanoservono anche a prevenire quei fenomeni tipo bombe d’acqua ed eventi di piovosità violenta che generano tanti problemi anche alle infrastrutture“. Soddisfatta dell’iniziativa la sindaca di Vicolungo, Marzia Vicenzi, secondo la quale si tratta di “un progetto lungimirante per tutto il territorio“.