Incendi a Los Angeles: almeno 24 i morti. Danni potrebbero salire a 275 miliardi

Il servizio meteorologico statunitense prevede un “comportamento estremo del fuoco”. Il rogo si avvicina alla popolosa San Fernando Valley

Se il fine settimana ha concesso una breve tregua dai forti venti, aiutando così i vigili del fuoco a tenere sotto controllo gli incendi nella contea di Los Angeles, la situazione è nuovamente destinata a peggiorare. A quasi una settimana dai maxi roghi che hanno devastato la più grande città della California, il bilancio è sempre più tragico. Le vittime accertate sono 24, “ma il loro numero è destinato ad aumentare”, ha spiegato lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna, nel corso di una conferenza stampa organizzata per fare il punto della situazione. Al momento, infatti, risultano scomparse almeno 23 persone, di cui 6 sei nell’area di Malibù e 17 nella zona dell’Eaten Fire. Otto tra le vittime sono morte nel rogo di Pacific Palisades, altre 16 in quello di Eaten. Tra loro anche una donna di 95 anni, Dalyce Curry, i cui resti sono stati scoperti tra le rovine della sua casa di Altadena, devastata dalle fiamme. Conosciuta come Momma D, Curry faceva parte della vecchia Hollywood nera negli anni ’50, apparendo come comparsa in film classici come ‘I dieci comandamenti’ e ‘Lady Sings the Blues’.

Nonostante gli sforzi di migliaia di vigili del fuoco, nel fine settimana l’incendio si è esteso a nord-ovest della città e ora minaccia la popolosa San Fernando Valley. Secondo le prime stime delle autorità, più di 12.000 strutture – case e altri edifici – sono state distrutte o danneggiate dalle fiamme. Molti residenti cominciano a mettere in discussione la gestione dell’emergenza, soprattutto perché i vigili del fuoco hanno dovuto talvolta fare i conti con idranti vuoti o con una bassa pressione. Molto criticata, la sindaca democratica di Los Angeles, Karen Bass, ha assicurato che i suoi dipartimenti erano “tutti sulla stessa lunghezza d’onda”, anche se, il capo dei vigili del fuoco della città ha criticato il budget insufficiente stanziato dal comune per il dipartimento. Il governatore democratico dello Stato, Gavin Newsom, ha chiesto “una revisione completa e indipendente” dei servizi idrici della città.

La conta dei danni, intanto, sta schizzando alle stelle. Secondo gli esperti di AccuWeather, società di previsioni meteorologiche, al momento potrebbero ammontare a una cifra compresa tra 250 e 275 miliardi di dollari. Un dato “che è tanto sconcertante quanto preoccupante, a causa di uno degli incendi più distruttivi nella storia moderna degli Stati Uniti”, ha affermato il capo meteorologo di AccuWeather Jonathan Porter.

Proseguono,le indagini per fare luce sulle cause degli incendi. Edison International ha riferito che è stata scoperta una linea elettrica abbattuta su una torre associata al circuito Eagle Rock – Sylmar 220 kV. Ma Southern California Edison non sa ancora se i danni osservati si siano verificati prima o dopo l’inizio dell’incendio. Sono circa 50 le persone arrestate dall’inizio dell’emergenza nei quartieri di Eaton e Palisades. Come ha riferito il vice capo del dipartimento della polizia, Dominic Choi, le accuse vanno dal saccheggio al furto con scasso, dall’intrusione in proprietà privata al vandalismo. Ci sono stati arresti anche in relazione ad incidenti con droni. I venti di Santa Ana che hanno alimentato gli incendi sono una caratteristica classica degli autunni e degli inverni californiani. Ma questa volta hanno raggiunto un’intensità che non si vedeva dal 2011, secondo i meteorologi, con raffiche fino a 160 km/h questa settimana. Questo è sufficiente per diffondere le braci molto rapidamente, a volte per chilometri. È uno scenario da incubo per i vigili del fuoco, dato che la California viene da due anni molto umidi che hanno visto la crescita di una vegetazione rigogliosa, ora inaridita dalla mancanza di pioggia degli ultimi otto mesi.