Isole minori, 10-12/10 Stati generali. Musumeci: “Da Lipari si alza grido di allarme”

L'allerta, spiega il ministro, riguarda soprattutto "la fragilità geologica" con il cambiamento climatico che "impone di mettere in sicurezza le infrastrutture pubbliche, ma anche quelle private".

Da Lipari si alzerà il “grido di allarme” per le isole minori. Usa questa espressione il ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare, Nello Musumeci, per presentare gli Stati generali, che si svolgeranno dal 10 al 12 ottobre prossimi. L’obiettivo della tre giorni è immaginare “quale rapporto dobbiamo mantenere per consentire alle isole di non spopolarsi entro 15-20 anni, per frenare i giovani” che vogliono o sono costretti a partire “per consentire alle famiglie di fare figli, perché possano tranquillamente crescere e studiare nella terra d’origine“, spiega ancora Musumeci.

Le isole minori “sono una realtà molto fragile, altrettanto bella, affascinante, ma non basta. Ci vivono 220mila italiani che non sempre hanno diritto alla sanità, all’istruzione, alla mobilità: spesso per la stessa natura delle isole non facilmente raggiungibili”, sottolinea ancora il ministro. “Alcune sono interessate da un processo di desertificazione, di spopolamento, altre sono sovraffollate”. C’è anche un tema economico nella scelta di mettere insieme 80 relatori, nove ministri, sottosegretari, viceministri, mondo accademico, mondo della scienza, e amministratori locali: “L’agricoltura e la pesca, che erano i settori tradizionali delle isole minori, contano sempre meno addetti”, determinando così “un serio rischio anche dal punto di vista antropologico, economico e culturale a favore del turismo, che non sempre riesce ad essere una attività ben governata con raziocinio e con scrupolo“, avverte ancora Musumeci.

Il grido d’allarme riguarda soprattutto “la fragilità geologica delle isole minori” con il cambiamento climatico che “impone di mettere in sicurezza le infrastrutture pubbliche, ma anche quelle private”. In questo senso è fondamentale un’opera di sensibilizzazione dei cittadini. Così come è urgente studiare soluzioni per mettere un freno al problema demografico: “Un territorio è salvo solo se è presidiato e presenziato dall’uomo – mette in luce il ministro -. I luoghi in cui l’uomo non c’è, dove non è non è stata curata un’antropizzazione responsabile, sobria e adeguata, diventano sempre più pericolosi”.

Ecco, dunque, l’esigenza di “accendere ora i riflettori, perché siamo ancora in tempo per apportare le necessarie soluzioni, i necessari rimedi”. A Lipari ogni giornata toccherà temi diversi, per avere un quadro d’insieme che nel prossimo futuro farà da base al legislatore per interventi mirati. Il 10 ottobre sarà la strategia europea al centro. L’evento si aprirà con il videomessaggio della premier, Giorgia Meloni, mentre il vicepresidente della Commissione Ue, Raffaele Fitto, porterà la voce di Bruxelles. Nella seconda parte, invece, si parlerà di governare l’emergenza con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Nel pomeriggio saranno sanità e istruzione protagonisti, con l’intervento del ministro, Orazio Schillaci, e il videomessaggio della sottosegretaria al Mim, Paola Frassinetti: a loro il compito di spiegare quali sono le azioni utili per difendere due diritti prioritari. Nel pomeriggio, invece, toccherà a Daniela Santanchè dibattere di turismo e sostenibilità nei flussi stagionali.

Anche sabato 11 ottobre programma molto intenso, con i rappresentanti delle istituzioni locali, il mondo accademico e diversi vertici di aziende che operano sui territori dibatteranno di infrastrutture e trasporti, ovvero quei collegamenti che spesso, in alcune realtà, sono deficitari o addirittura assenti. A tirare le fila della mattinata sarà poi il viceministro al Mit, Edoardo Rixi. Dopo la pausa, nel pomeriggio si affronteranno due temi che apparentemente sembrano lontani anni luce: giustizia e cultura, con il Guardasigilli, Carlo Nordio, e il responsabile del Mic, Alessandro Giuli. L’obiettivo è “capire come migliorare l’edilizia carceraria ancora funzionante su alcune isole e come convertire l’edilizia giudiziaria sulle isole minori, ormai non più destinata alla funzione originaria e quindi si può pensare a spazi culturali, a spazi museali è un tema di di grande interesse“, chiarisce Musumeci. Non manca il dibattito su fattori chiave come energia ed economia circolare. Perché “alcune isole vengono approvvigionate dal punto di vista idrico ancora oggi, nel 2025, dalle navi cisterna. Altre, invece, non hanno collegamenti con la rete nazionale dell’energia elettrica”. In questo panel è prevista la presenza del sottosegretario al Mase, Claudio Barbaro. Mentre il giorno dopo, il 12 ottobre, sarà il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a occuparsi di un argomento cruciale: la bellezza dei territori isolani, che vivono allo stesso tempo una condizione di fragilità a cui occorre dare una soluzione. La chiusura dell’evento vedrà la partecipazione del ministro per le Politiche Ue e il Pnrr, Tommaso Foti, e il contributo video del commissario europeo agli Oceani, Kostas Cadis. “Ci vorrà tempo, ci vorrà saranno risorse, ci vorrà tanta buona pazienza e soprattutto ci vorrà la condivisione degli abitanti – conclude Musumeci -. Perché non basterà l’intervento del governo o del Parlamento, serve un patto di ferro con chi vive sulle isole minori e, speriamo, con chi pensa di volerci andare ad abitare per la prima volta“.