Lo scioglimento dei ghiacci a causa del surriscaldamento globale sta favorendo la colonizzazione di specie invasive, sia animali sia vegetali. A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista open access Neobiota e finanziato da Darwin Plus, che ha analizzato come le specie invasive abbiano rapidamente colonizzato i nuovi territori esposti dallo scioglimento dei ghiacciai nell’isola sub-antartica della Georgia del Sud. Alla guida della ricerca ci sono Pierre Tichit (Durham University, ora Swedish Agricultural University), Paul Brickle (South Atlantic Environmental Research Institute), Rosemary Newton (Royal Botanic Gardens, Kew), Peter Convey (British Antarctic Survey) e Wayne Dawson (Durham University, ora University of Liverpool).
Le specie invasive portate in nuovi territori dalle attività umane sono una delle cause principali della crisi della biodiversità in corso. Anche nella Georgia del Sud, un’isola remota situata nell’estremo sud dell’Oceano Atlantico, sono presenti specie esotiche. Molte di queste sono state introdotte inavvertitamente da balenieri e marinai nel XIX e all’inizio del XX secolo. Come altre regioni fredde del mondo, la Georgia del Sud ha un altro problema: molti dei suoi ghiacciai si stanno sciogliendo a ritmo sostenuto a causa dei cambiamenti climatici, lasciando dietro di sé ampie aree di terreno scoperto.
Gli autori hanno studiato la biodiversità dei promontori di sei ghiacciai contando le specie di piante presenti, rivoltando le rocce, posizionando trappole e utilizzando reti a tappeto, consentendo di inventariare la flora e la fauna che colonizza queste zone nelle diverse fasi del ritiro dei ghiacci. I risultati indicano che le specie invasive si diffonderanno probabilmente nella Georgia del Sud con la stessa velocità con cui i ghiacciai si stanno ritirando. Ora è necessario indagare se ciò ha o avrà conseguenze negative sulle specie locali per contribuire a proteggere questo ecosistema unico.
Ma come avviene questo processo? Pochi anni dopo l’esposizione del terreno nudo a causa dello scioglimento del ghiacciaio, arrivano le piante ‘pioniere’, che col tempo coprono progressivamente più terreno e sono seguite da un numero crescente di specie. Lo studio ha scoperto che non solo le piante autoctone, ma anche quelle esotiche e gli invertebrati sfruttano questa opportunità. Ancora più sorprendente è il fatto che due specie di piante temperate dell’emisfero settentrionale, l’erba annuale dei prati e la Cerastium fontanum, hanno colonizzato i siti più velocemente di qualsiasi altra. Le spedizioni scientifiche in un’isola così isolata e inospitale sono impegnative. La traversata dalle Isole Falkland per raggiungere la Georgia del Sud richiede diversi giorni e una volta sull’isola, la maggior parte dei ghiacciai è accessibile solo con piccole imbarcazioni, seguite da escursioni su terreni difficili.