Lo avevano fatto ai musei di Londra, Parigi e dell’Aia. Ora, gli eco-attivisti hanno agito a Roma, a Palazzo Bonaparte. Protagonista del lancio di una zuppa è stato il dipinto di Van Gogh ‘Seminatore al tramonto’, in mostra in questi giorni. La tela era coperta da un vetro, e non sono quindi stati rilevati danni. Gli ambientalisti del gruppo Ultima Generazione hanno rivendicato l’azione: “Agiamo per amore della vita, dunque per amore dell’arte! In un futuro dove faticheremo a trovare da mangiare per tutti, come possiamo pensare che l’arte sarà ancora tutelata?“, hanno scritto su twitter postando una foto del dipinto.
Le ragazze responsabili del blitz, che dopo avere imbrattato l’opera si sono incollate alla parete urlando slogan contro l’uso del carbone e sul cambiamento climatico, sono state identificate e portate dai carabinieri in caserma: la loro posizione è ora al vaglio degli inquirenti. Un’informativa è attesa in Procura a Roma: le quattro rischiano fino a cinque anni di carcere. “Attaccare l’arte è un atto ignobile che va fermamente condannato. La cultura, che è alla base della nostra identità, va difesa e protetta, non certo utilizzata come megafono per altre forme di protesta”, ha dichiarato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che nel pomeriggio ha fatto visita a Palazzo Bonaparte per valutare eventuali danni all’opera.
Nelle scorse settimane, attivisti in difesa del clima, hanno lanciato una minestra di pomodoro contro ‘I girasoli’ sempre di Van Gogh esposti a Londra, mentre a l’Aia, nei Paesi Bassi, la salsa è stata lanciata sul quadro ‘La ragazza con l’orecchino di perla’ del pittore fiammingo Johannes Vermeer.
Per Ultima Generazione, che nei giorni scorsi aveva organizzato azioni di protesta bloccando il Grande raccordo anulare, non si tratta di “ vandalismo violento” ma di una “manifestazione di un amore profondo per la vita e per l’arte, che solo attraverso un intervento serio e tempestivo dei Governi possono essere tutelate“. “Tutto ciò che avremmo il diritto di vedere nel nostro presente e nel nostro futuro sta venendo oscurato da una catastrofe reale e imminente, così come questa zuppa di piselli ha coperto il lavoro nei campi, simbolo della sicurezza alimentare; la casa del contadino, figura del diritto ad abitare stabilmente, senza necessità di migrare a causa di siccità o inondazioni; la luce sprigionata in tutta la scena dal Sole, dunque l’energia pulita e abbondante di cui disponiamo, cruciale per attuare una giusta transizione ecologica“, hanno scritto promettendo di non fermarsi fino a che i cittadini non avranno risposte dal proprio governo. Le richieste sono di bloccare l’uso del carbone e di investire maggiormente sulle rinnovabili.
“Mi chiamo Laura e ho deciso di unirmi alle diverse serie di azioni che si stanno svolgendo in questi giorni in diversi Paesi perché ho piena consapevolezza del fatto che nessuno, in nessun modo, si sta prendendo cura della catastrofe ambientale che stiamo vivendo”, ha fatto sapere una delle attiviste .” Stiamo assistendo ad un collasso globale nella più totale indifferenza da parte dei governi la cui esistenza dovrebbe essere volta anche e soprattutto alla tutela dei suoi cittadini, eppure, nonostante tutta la comunità scientifica ci avverta da decenni di ciò che sta avvenendo e ci abbia dato delle indicazioni precise su cosa fare per invertire questa rotta distruttiva assolutamente nulla è stato fatto”, ha continuato.