Decisione storica in Sudafrica. La ministra dell’Ambiente, Barbara Creecy, ha presentato un piano per imporre gradualmente il divieto di allevare leoni per la caccia, mentre il Paese dell’Africa meridionale cerca di ripristinare la sua reputazione per la conservazione della fauna selvatica. La “caccia ai trofei” è stata a lungo controversa in Sudafrica e negli ultimi anni le campagne all’estero per vietarne l’importazione hanno raccolto un crescente sostegno negli Stati Uniti, in Australia e in diversi Paesi europei.
La pratica consiste nel liberare animali, in particolare felini selvatici allevati nei confini di un recinto, per essere uccisi da ricchi cacciatori, spesso stranieri, che non esitano a pagare ingenti somme di denaro per portare con sé la testa o la pelle dell’animale ucciso. Il governo sudafricano aveva già annunciato nel 2021 l’intenzione di vietare l’allevamento dei leoni per la caccia e una commissione ad hoc ha lavorato sulla questione negli ultimi due anni. “La commissione ha raccomandato la chiusura del settore dell’allevamento in cattività, compreso quello dei leoni e il loro utilizzo per scopi commerciali”, ha dichiarato Creecy in una conferenza stampa a Città del Capo. Prima del divieto totale, agli allevatori saranno concessi fino a due anni per ritirarsi volontariamente dal settore e riqualificarsi.
La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri sudafricano ha approvato l’idea di abolire gradualmente il settore dell’allevamento di leoni e rinoceronti. Ma il divieto, che deve ancora essere tradotto in legge, è fortemente contestato dai rappresentanti del settore altamente lucrativo dell’allevamento e il testo potrebbe essere oggetto di un lungo dibattito.
“Il settore è vasto e complesso, con una lunga storia che non corrisponde più agli attuali standard internazionali e alle politiche di conservazione”, ha sottolineato Kamalasen Chetty, capo del comitato ad hoc, durante la conferenza stampa. In Sudafrica, tra gli 8.000 e i 12.000 leoni sono allevati in circa 350 fattorie, secondo le stime delle organizzazioni per la protezione degli animali, che denunciano regolarmente le condizioni in cui gli animali sono tenuti in cattività.
Secondo l’ONG Endangered Wildlife Trust, con sede in Sudafrica, solo circa 3.500 leoni vivono in natura nel Paese. Il Sudafrica ospita anche circa l’80% della popolazione mondiale di rinoceronti e conta più di 300 allevatori. Il corno di rinoceronte è apprezzato in Asia per le sue presunte proprietà terapeutiche e il bracconaggio sta decimando la specie.