Con l’approvazione della Legge di Bilancio, è stato introdotto un bonus edilizio potenziato al 50% per interventi relativi a ecobonus, bonus ristrutturazioni e sismabonus. La normativa però, pone due condizioni imprescindibili per accedere all’agevolazione: il richiedente deve essere titolare del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento sull’immobile; l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale. Tuttavia non è ancora chiara la questione dell’accesso al bonus da parte dei familiari conviventi, coniugi separati assegnatari dell’immobile, componenti di unioni civili e conviventi more uxorio. Sebbene sembri possibile, a patto che questi soggetti risiedano nell’immobile e possiedano un diritto di abitazione, manca una conferma ufficiale.
“La normativa non specifica poi se il bonus potenziato sia applicabile anche ai condomini. Si attendono infatti chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Permangono dubbi anche sull’applicazione del bonus potenziato – spiega Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – agli immobili in fase di ristrutturazione o demolizione-ricostruzione, dove i proprietari non possono ancora risiedere. In tali casi, si ipotizza che possa applicarsi soltanto l’aliquota standard del 36%, salvo eventuali chiarimenti normativi”. “Nel 2025 – conclude Santomauro – le aliquote previste saranno pari al 36% nella maggior parte dei casi e del 50% per interventi su immobili adibiti ad abitazione principale e posseduti da titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento”.