Tra i diversi bonus introdotti per sostenere le famiglie più bisognose, troviamo il Bonus Sociale Idrico: un aiuto sotto forma di scontro che arriva direttamente all’intestatario della bolletta per il consumo dell’acqua.
“Possono accedere al bonus tutti i cittadini o nuclei familiari con un ISEE basso, nello specifico – evidenzia Gianluca Buselli, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – se appartengono ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro, oppure se appartengono ad un nucleo con almeno 4 figli a carico ed ISEE fino a 20.000 euro o è titolare di Reddito o Pensione di cittadinanza”.
Il bonus sociale idrico per ogni componente della famiglia anagrafica garantisce la fornitura gratuita di 50 litri/abitante/giorno che equivale a 18,25 metri cubi di acqua su base annua.
“Per verificare se si rientra nel bacino del bonus – prosegue Buselli – possiamo controllare sulla homepage del ‘portale delle famiglie INPS’ e cercare la funzionalità ‘informazioni bonus sociali’ dove vengono riportate tutte le informazioni riguardanti i vari bonus a cui si ha diritto compreso nel caso quello idrico”.
Diversi Comuni e Regioni hanno deciso di aiutare le famiglie più bisognose applicando un’integrazione al bonus sociale nazionale.
Ad esempio, l’Atersir dell’Emilia-Romagna riconosce, per ogni componente del nucleo familiare, il 50% della tariffa di fognatura e il 50% della tariffa di depurazione parametrata ad un consumo minimo di 18,25 metri cubi l’anno.
Il bonus sociale idrico non è riconosciuto alle utenze terremotate che già beneficiano dell’azzeramento dei corrispettivi.