Dopo una lunga sospensione, dallo scorso 3 ottobre, Poste Italiane ha riattivato la piattaforma per l’acquisto dei crediti d’imposta. Lo sportello sarà dedicato solo alle operazioni di prima cessione, ovvero all’acquisto dei crediti d’imposta nei confronti delle persone fisiche che abbiano sostenuto direttamente gli oneri per il recupero edilizio. Sono quindi esclusi i soggetti diversi dalle persone fisiche, anche in relazione a detrazioni maturate direttamente e all’acquisto di crediti già presenti sui cassetti fiscali (come quelli maturati a seguito di sconto sul corrispettivo). “L’importo massimo cedibile per ciascun soggetto è pari a 50.000 euro, anche tramite più cessioni, fermo restando che il totale dei crediti già ceduti e da cedere non potrà superare il limite di 150.000 euro“, evidenzia Gianluca Buselli, consigliere d’amministrazione della Cassa dei Ragionieri e degli esperti contabili.
“La proposta di cessione – spiega Buselli – potrà avere ad oggetto crediti Superbonus e altri Bonus minori la cui cessione è consentita ai sensi dell’articolo 121 del Dl n. 34 del 2020, limitatamente alle quote annuali fruibili a partire dal 2024 in relazione a spese sostenute nel 2023 o a rate residue di spese sostenute in anni precedenti”. “Novità assoluta è la procedura di cessione. Infatti – prosegue Buselli – costituisce presupposto indefettibile l’assegna di segnalazioni al CAI e la titolarità di un conto Banco Posta su basi attive. Solo se l’istruttoria avrà esito positivo e Poste Italiane abbia reso disponibile l’accettazione contrattuale della proposta, il cliente potrà trasmettere all’Agenzia delle Entrate la comunicazione di cessione”.