In arrivo una nuova strategia congiunta contro il caporalato nel settore agricolo, come previsto dal Dl n.63/2024.
L’iniziativa prevede la creazione di un sistema informativo inter-operativo che coinvolge i Ministeri del Lavoro, dell’Agricoltura, dell’Interno, l’INPS, l’INAIL, l’INL, l’AGEA e l’ISTAT e che ha il compito di migliorare l’analisi, il monitoraggio e la vigilanza contro lo sfruttamento dei lavoratori agricoli.
“Agea fornirà informazioni dettagliate sulle aziende agricole, inclusi dati sulle coltivazioni, gli allevamenti e le particelle catastali, inseriti in una banca dati comune per facilitare la verifica delle informazioni. Inoltre – spiega Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – sarà creata una piattaforma geospaziale con algoritmi di Intelligenza Artificiale per identificare automaticamente i rischi legati al caporalato, mappando serre, baraccopoli e allevamenti”.
Grazie ai dati che verranno inseriti nel fascicolo aziendale agricolo, Agea faciliterà la precompilazione delle dichiarazioni Inps, migliorando la gestione degli aiuti, contributi e premi agricoli con dati certificati e validati, come previsto dalla nuova PAC.
“L’accordo con Agea, permetterà all’INPS di intensificare i controlli, come previsto dal nuovo Piano della Vigilanza approvato dal CdA presieduto da Gabriele Fava. Nel 2023 – conclude Santomauro – l‘INPS ha annullato oltre 27.000 contratti irregolari nel settore agricolo, denunciato 425 lavoratori e effettuato 669 ispezioni, con un totale di 9.202 controlli che hanno portato a un accertamento complessivo di 982,4 milioni di euro”.