Nonostante gli investimenti innovativi con crediti di imposta, il legislatore fiscale sta introducendo adempimenti preventivi complessi per verificarne l’effettività.
Per accedere ad esempio al credito d’imposta per investimenti in transizione 5.0, le imprese devono presentare al GSE le certificazioni tecniche, una descrizione del progetto d’investimento ed il suo costo.
“L’impresa dovrà poi comunicare periodicamente al GSE l’avanzamento dell’investimento e, pena la decadenza – sostiene Rosa Santoriello, consigliera d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – dovrà poi comunicare il completamento dell’investimento, corredato dalla relativa certificazione”.
“La spettanza del beneficio – aggiunge Santoriello – è subordinata alla presentazione di certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente, che ne attesterà la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti e l’effettiva realizzazione degli stessi”.
I requisiti dei soggetti autorizzati al rilascio delle certificazioni saranno individuati dal decreto ministeriale di attuazione.