Energia, Cnpr: Si alle detrazioni anche senza invio comunicazione all’ENEA

A chiarirlo è la Corte di Cassazione con due ordinanze che rafforzano un orientamento giurisprudenziale consolidato

In caso di mancato invio della comunicazione ENEA, non decadono le detrazioni fiscali per il risparmio energetico. A chiarirlo è la Corte di Cassazione con le ordinanze n. 12426/2025 e n. 12429/2025, che rafforzano un orientamento giurisprudenziale consolidato. “Per la Suprema Corte, l’accesso al beneficio fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica è subordinato alla presenza di due soli requisiti sostanziali – spiega Gianluca Buselli, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabilil’asseverazione tecnica dell’intervento e la certificazione energetica o attestato di qualificazione energetica rilasciato da un professionista abilitato”.

La comunicazione all’ENEA – ha precisato la Corte – ha una finalità meramente statistica, volta al monitoraggio nazionale e regionale dei risparmi energetici, e non costituisce condizione vincolante per la fruizione della detrazione. “In assenza di un’espressa previsione normativa, anche il mancato rispetto del termine di 90 giorni dalla conclusione dei lavori per l’invio della comunicazione all’ENEA, non comporta la perdita del beneficio fiscale. Non essendoci alcuna funzione valutativa o autorizzativa in capo all’ENEA – prosegue Buselli – la Corte ha ribadito che l’adempimento non può essere elevato a presupposto sostanziale della detrazione”.

Nel caso in esame, la contribuente ha fornito prova documentale delle spese sostenute, motivo per cui la Cassazione ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, la Suprema Corte ha escluso la condanna alle spese, considerata la complessità giuridica della questione.