Sono ancora disponibili 686 milioni di euro per l’accesso al credito d’imposta sugli investimenti in beni strumentali materiali 4.0, effettuati dalle imprese dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025. L’agevolazione, disciplinata dalla Legge di bilancio 2025, è stata modificata con l’introduzione di un tetto massimo di spesa pari a 2,2 miliardi di euro. “Dal 17 giugno 2025, le imprese possono inviare la richiesta attraverso il portale del Gestore dei Servizi Energetici – GSE, nella sezione ‘Transizione 4.0’, accedendo con SPID e compilando l’apposito modello. L’invio telematico – spiega Gianluca Buselli, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – è l’unica modalità ammessa”.
Per accedere al credito sono previste tre comunicazioni obbligatorie. La prima è la comunicazione preventiva, da trasmettere entro il 31 gennaio 2026, la seconda è la comunicazione di avvenuto versamento dell’acconto, entro 30 giorni dalla prima, per attestare il pagamento del 20% del costo di acquisizione e la terza è la comunicazione di completamento degli investimenti, entro il 31 gennaio 2026 per quelli ultimati entro il 2025 o entro il 31 luglio 2026 per quelli conclusi entro giugno 2026.
“Ogni mese il Mimit – prosegue Buselli – trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese ammesse, con l’indicazione del credito utilizzabile in compensazione. L’Agenzia, a sua volta, comunica al Ministero i dati sull’effettivo utilizzo da parte dei beneficiari”. Il credito potrà essere impiegato esclusivamente tramite modello F24 inviato con i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a partire dal giorno 10 del mese successivo alla trasmissione dei dati.