Dal rifinanziamento della nuova Sabatini alla proroga di 3 mesi per gli investimenti in beni materiali 4.0, passando per la conferma fino al 31 dicembre 2023 dell’operatività transitoria e speciale del Fondo di garanzia Pmi. Sono alcune delle principali misure per le imprese contenute nella Legge di bilancio 2023.
“Tra le misure contenute nella manovra troviamo l’incremento di 30 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per il riconoscimento di finanziamenti e contributi a tasso agevolato a favore delle Pmi che investono in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature. Inoltre – sostiene Salvatore Baldino, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – viene prorogato di sei mesi il termine per l’ultimazione degli investimenti per le iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023”.
“La manovra prevede inoltre la conferma fino al 31 dicembre 2023 dell’operatività transitoria e speciale del fondo di garanzia Pmi e del termine temporale di applicazione del sostegno speciale e temporaneo nell’ambito della crisi ucraina. Rifinanziato inoltre – prosegue Baldino – il fondo con una dote da 800 milioni di euro per l’anno 2023”.
Vengono poi rifinanziati i contratti di sviluppo, incrementata la dotazione del Fondo per la crescita sostenibile, riproposto il credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata e prorogati i crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle ZES.