Accedere agli incentivi del Piano Transizione 5.0 potrebbe rivelarsi particolarmente complicato.
Ricordiamo che il piano 5.0 introduce incentivi a supporto della transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, a fronte di nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio statale effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.
“Le imprese dovranno presentare al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) una certificazione tecnica ex ante alla descrizione del progetto di investimento e al suo costo. Il GSE – spiega Gianluca Buselli, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – verificherà la documentazione e trasmetterà i dati al Ministero delle Imprese e del Made in Italy mensilmente, prenotando l’importo del credito d’imposta”.
Entro 30 giorni dalla conferma della prenotazione da parte del GSE, le imprese dovranno comunicare l’effettuazione degli ordini accettati dal venditore e pagare un acconto pari almeno al 20%.
L’investimento dovrà essere completato entro il 31 dicembre 2025.
“Le imprese dovranno poi inviare al GSE comunicazioni periodiche sull’avanzamento degli investimenti e, al termine di questi, una comunicazione e certificazione ex post. È inoltre necessaria – prosegue Buselli – una certificazione rilasciata dal revisore legale che attesti l’effettivo sostenimento delle spese e la corrispondenza alla documentazione contabile”.
Il credito d’imposta può essere recuperato in un’unica quota tramite compensazione con F24. Se l’impresa non può fruire dell’intero credito, può riportarlo in avanti e utilizzarlo in cinque quote annuali di pari importo.