Nella bozza della Legge di Bilancio 2025, è stata inserita una misura che mira a rendere strutturale il regime di rivalutazione dei terreni e partecipazioni detenuti dai soggetti non imprenditori, introducendo modifiche significative che hanno l’obiettivo di favorire il risparmio fiscale in fase di cessione.
“Per il versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione, l’aliquota resta fissata al 16%, e la scadenza annuale per il pagamento sarà il 30 novembre. Confermata la possibilità di rateizzazione – spiega Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – con un massimo di tre rate annuali, sulle quali è previsto un interesse del 3% annuo sulle rate successive alla prima”.
Resta obbligatoria la redazione e l’asseverazione della perizia di stima dei beni rivalutati che va effettuata entro la scadenza fissata”.
“La misura – prosegue Santomauro- consente la rivalutazione anche delle partecipazioni quotate nei mercati regolamentati, usando come valore fiscale la media dei prezzi di dicembre dell’anno precedente”.