Torna sulle scene il tanto discusso ‘Superbonus’. Il Ministero dell’Economia ha dato il via libera a una campagna di controlli per individuare immobili fantasma e aggiornare le rendite catastali. “I proprietari di abitazioni che hanno beneficiato dei bonus erano obbligati a comunicare le variazioni catastali entro 30 giorni dalla fine dei lavori, soprattutto in caso di incremento del valore di mercato dell’immobile superiore al 15%. Chi non ha ottemperato – spiega Maria Vittoria Tonelli, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – rischia ora sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, con possibili aumenti dell’IMU per le seconde case”.
Secondo alcune stime, circa 500mila immobili riqualificati risultano privi del “Docfa”, il documento che certifica la variazione catastale.
“I proprietari riceveranno lettere di compliance, con l’invito ad adeguarsi spontaneamente. Non esiste – conclude Tonelli – una scadenza immediata per la regolarizzazione, ma chi ignora la comunicazione potrebbe ricevere un avviso di accertamento. Entro il 2025, potrebbero essere avviate verifiche per lavori effettuati nel 2019”.