Occorre “non criticare ma lavorare al fianco delle nostre istituzioni, portando delle proposte alternative, facendo capire dove si sono commessi errori di valutazione” dovuti anche a interessi economici “perché non ci dobbiamo nascondere niente e in Europa sicuramente c’è una pressione anche da parte di alcune lobby economiche o di multinazionali, che cercano di influenzare quelle che sono ovviamente le scelte in termini di Direttive che vengono attuate”. Lo dice il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, al convegno ‘L’evoluzione dell’agroalimentare italiano ed europeo tra sostenibilità e benessere’, organizzato da Gea ed Eunews. “Se cambiamo noi per primi l’atteggiamento che abbiamo avuto negli anni passati, dove ci limitavamo alla critica – aggiunge -, sono convinto che la buona politica, quella ad esempio della rappresentanza italiana”, avrà “la forza di creare quelle sinergie utili a portare a casa le battaglie”.