Assolombarda: Lombardia decima in Europa per Pil. Orsini: Tutta Italia sia competitiva

La quarta edizione del rapporto rivela che la regione si conferma come uno dei principali motori economici d'Europa.

La Lombardia si conferma come uno dei principali motori economici d’Europa, contribuendo in modo significativo al Pil nazionale. Secondo l’analisi presentata da Assolombarda, la regione genera oltre un quinto del prodotto interno lordo italiano, con i territori associati che forniscono un ulteriore 13%. Questa quarta edizione del rapporto, intitolata ‘I primati di un territorio motore d’Europa’,  è stata svelata durante l’assemblea di Assolombarda, tenutasi all’Università Bocconi a Milano, sottolineando il ruolo centrale della Lombardia nel contesto europeo. L’analisi rivela infatti che la Lombardia ha registrato la più forte crescita economica tra le quattro maggiori economie europee – Germania, Francia, Italia e Spagna – con un incremento del 6,7% del Prodotto interno lordo tra il 2019 e il 2023. Anche il Pil pro capite ha visto un notevole aumento, con un +7,1%, il che rappresenta la crescita più intensa per abitante tra le regioni analizzate. Non meno rilevante è la riduzione della disoccupazione, calata del 28,8% nello stesso periodo, confermando così la solidità del mercato del lavoro lombardo.

Se la Lombardia fosse un’economia autonoma, in base al report dell’associazione degli industriali della grande Milano, occuperebbe il decimo posto a livello europeo per Pil, posizionandosi leggermente sotto l’Irlanda e sopra l’Austria. In termini di valore aggiunto industriale, la regione si collocherebbe invece all’ottavo posto, superando Austria e Svezia, e si distinguerebbe anche per il valore aggiunto pro capite dell’industria, con risultati più che doppi rispetto alla Spagna. La Lombardia si posizionerebbe inoltre al decimo posto per valore aggiunto dei servizi, mentre in termini di esportazioni sarebbe al dodicesimo posto, con valori superiori al doppio rispetto a Finlandia e Portogallo.

Assolombarda ha messo in luce poi che la Lombardia è la regione leader in Italia per quanto riguarda l’export, generando un volume equivalente a quello di Emilia-Romagna e Veneto messi insieme. La regione si distingue per la diversificazione dei prodotti esportati, risultando la migliore in Italia e rappresentando il 14% del totale nazionale di export Made in Italy. A livello settoriale, la Lombardia primeggia nella meccatronica, contribuendo per il 12% del totale nazionale, e nella moda, con lo stesso contributo. Nel design e arredo, la regione è leader con una quota del 15%, mentre nel settore chimico e farmaceutico si distingue con un contributo del 21% del totale nazionale. Infine, la Lombardia si colloca al secondo posto per l’export alimentare, generando il 7% del totale nazionale.

Il modello Lombardia è centrale, sappiamo benissimo quanto stanno facendo bene la Regione e Milano. Noi però abbiamo la necessità di far viaggiare tutta l’Italia veloce. L’Italia se deve correre forte, essere competitiva con gli altri Paesi, abbiamo bisogno che sia tutta competitiva”, ha commentato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, durante l’assemblea di Assolombarda. Anche perché la stessa Lombardia, per mantenere certi numeri, ha bisogno di un’Europa diversa, come ha detto durante il suo intervento il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada: la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, “ha dichiarato che nei primi 100 giorni di mandato della nuova Commissione sarà presentato il Clean Industrial Deal come parte essenziale della strategia verde dell’Europa. Ci auguriamo che sia il passaggio verso una transizione ecologica davvero industriale. In questo piano, o ci sarà un cambiamento dei progetti attuali secondo un paradigma realistico e realizzabile, oppure il rischio di deserto industriale sarà concreto“, ha sintetizzato Spada.