Questa mattina il profilo ufficiale Twitter del ministero della Transizione ecologica è stato hackerato. Sull’account è stata inserita la foto di un ragazzo biondo, Vitaliy Dmitrievi Buterin, il fondatore di Ethereum (piattaforma blockchain con una criptovaluta a essa legata, seconda al mondo dopo Bitcoin).
“Felice unione a tutti”, si legge in uno dei primi post pubblicati sulla pagina. “È un grande momento per l’ecosistema di Ethereum. Tutti coloro che hanno contribuito a realizzare la fusione dovrebbero sentirsi molto orgogliosi oggi“.
Questo è solo uno dei numerosi attacchi ransomware (un tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo, richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione) che avvengono tutti i giorni a livello mondiale. Infatti, è stato calcolato che ogni undici secondi un’organizzazione viene colpita. Addirittura nel 2021 il costo annuale globale degli attacchi è stato di circa 20 miliardi di euro. Secondo i dati del rapporto del Centro comune di ricerca dell’Ue il peso economico globale della criminalità informatica ha raggiunto invece i 5,5 trilioni di euro lo scorso anno.
È la ragione per cui la Commissione europea ritiene prioritario garantire un elevato livello di sicurezza informatica e ridurre le vulnerabilità dei prodotti digitali, che sono una delle principali vie di accesso agli attacchi informatici: “Con l’aumento dei prodotti intelligenti e connessi, un incidente di cybersecurity in un prodotto può avere un impatto sull’intera catena di fornitura, portando a gravi perturbazioni delle attività economiche e sociali nel Mercato interno, minando la sicurezza o addirittura diventando pericoloso per la vita”, si legge nella proposta dell’esecutivo comunitario sulla nuova legge sulla resilienza informatica (Cyber Resilience Act).