Calano dell’8,6% consumi di energia. Volano rinnovabili: coperto 48% domanda nazionale

I dati raccolti ad agosto da Terna: il fabbisogno dell'Italia scende 24,7 miliardi di kWh, produzione nazionale a 21,9 miliardi di kWh. Ottime performance di eolico (+63,1%) e fotovoltaico (+18,8%), cala l'idrico

Il mese di agosto segna una riduzione dei consumi di energia elettrica, ma anche un aumento della produzione nazionale, trainata dalle rinnovabili. È la fotografia scattata da Terna, la società che gestisce la rete nazionale di trasmissione dell’energia, con le rilevazioni mensili.

A parlare sono i numeri. Perché il fabbisogno dell’Italia si assesta sui 24,7 miliardi di kilowattora, che in termini percentuali si traduce in un calo di 8,9 punti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Terna sottolinea che “la variazione negativa, che si confronta con il dato record di 27 miliardi di kWh di agosto dello scorso anno (+8,6%), è stata raggiunta con un giorno lavorativo in meno (20 contro 21) e una temperatura media mensile inferiore di 1,5 gradi centigradi”. Inoltre, “il dato della domanda elettrica, corretto dagli effetti di calendario e temperatura, porta la variazione a -3,2 percento rispetto allo stesso mese del 2024”.

La mappa territoriale indica che la variazione tendenziale di agosto è negativa un po’ ovunque, lungo lo stivale: al nord il 7,5% in meno, al centro il 9,8% al centro e al sud il 10,8.

In questo quadro emerge che l’87% della domanda di energia elettrica nazionale è stata soddisfatta dalla produzione nazionale (21,9 miliardi di kWh). Quasi la metà è ricavato dalle fonti rinnovabili, che ne coprono il 47,7%, trascinate dal forte aumento dell’eolico (+63,1%) e del fotovoltaico (+18,8 percento). Quest’ultima fa registrare un +809 Gigawattora, dovuto “al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+760 GWh) e in misura minore al maggiore irraggiamento (+49 Gwh)”, mette in luce Terna, che sottolinea anche le buone performance raggiunte dal geotermico: +3,7 percento. I dati, però, rivelano anche un calo di idrico (-12,4%) e termoelettrico (-20,3%).

Allargando l’obiettivo, da gennaio ad agosto di quest’anno, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.039 Megawatt (di cui 3.680 MW di fotovoltaico). Non solo, perché la capacità installata di eolico e fotovoltaico è aumentata del 14%, a 6.662 MW, raggiungendo e superando, quindi, i 54.114 MW totali.

Sempre restano in tema rinnovabili, migliora anche la capacità di accumulo, che al 31 agosto risulta a 17.295 Mwh, valore che segna un aumento del 55,4% rispetto allo stesso mese del 2024. Così come da gennaio ad agosto la capacità di impianti utility scale è aumentata di 2.794 MWh, “che corrispondono a 709,1 MW di potenza nominale, come risultato dei meccanismi di contrattualizzazione a termine previsti dal Capacity Market”, spiega Terna.

Buone notizie anche per quanto riguarda la quota di energia prelevata dall’estero per coprire la domanda nazionale, che si ferma al 13 percento, con un valore del saldo estero mensile di 3,2 TWh, in diminuzione di 13,2 punti percentuali rispetto ad agosto dello scorso anno. Progressivamente, dunque, è l’import netto in generale a diminuire del 10,4% nei primi otto mesi del 2025. Un risultato decisamente positivo.