
Cala ancora la tensione sui prezzi dei carburanti. Gli ultimi dati raccolti dall’Osservatorio gestito dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, infatti, rivelano che le quotazioni medie di benzina e diesel lungo la rete di distribuzione italiana hanno registrato un calo costante nell’ultima settimana.
Anche oggi, per il quinto giorno di fila, i costi sono andati livellandosi verso il basso. Per la precisione, il prezzo medio self service della benzina alla pompa si attesta a 1,83 euro al litro, mentre quello del gasolio raggiunge quota 1,74 euro al litro. Nel confronto con la settimana precedente, la riduzione complessiva rispetto a venerdì 24 gennaio è stata di 0,7 centesimi al litro in meno per la benzina e -0,8 centesimi per il gasolio.
Palazzo Piacentini assicura che il monitoraggio è, e sarà, costante. Gli uffici del Mimit, ormai, ogni settimana sono impegnati per tenere d’occhio l’andamento dei prezzi, segnalando alla Guardia di finanza tutte le eventuali anomalie riscontrate nei punti di distribuzione. Del resto, questo è uno dei temi più importanti per le famiglie e le imprese, che devono fronteggiare già diversi rincari, dall’aumento dei costi per l’acquisto di energia elettrica a quella per il reperimento delle materie prime utili al ciclo produttivo. Surplus che, insieme all’aumento dei carburanti, possono creare squilibri notevoli.
Grande attenzione alla situazione viene posta anche dalle associazioni di categoria. Come i gestori, che tengono costantemente aperto il dialogo con le istituzioni e le compagnie petrolifere. L’ultima mossa di Faib, Fegica e Figisc-Anisa è chiedere, con tre diverse lettere, un incontro con i vertici di Kupit, Eg e Italiana Petroli. I sindacati vogliono attivare un confronto “sui problemi riscontrati nel corso dell’applicazione dell’ultimo accordo che regola i rapporti fra le società ed i gestori degli impianti”, ma anche dialogare “con le organizzazioni di categoria sul futuro del settore nel quale, a pieno titolo, operano i gestori che ne sono parte essenziale”.
Tutti segnali che dimostrano come i riflettori siano accesi, in attesa che venga portata a compimento la riforma complessiva del comparto, su cui le interlocuzioni sono in corso da mesi. Sperando che, nell’attesa, il trend discendente dei prezzi continuino la propria corsa verso la normalizzazione. Possibilmente in maniera stabile.