Primo calo dell’anno per le immatricolazioni europee di auto nuove, mentre la quota di mercato delle automobili elettriche è rimasta inferiore a quella dell’intero 2023. Secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei, in Europa (Ue+Efta+Regno Unito) a marzo le immatricolazioni sono state 1.383.410, in calo del 2,8% rispetto a marzo 2023. Nei primi tre mesi dell’anno sono state vendute in tutto 3.395.049 auto, il 4,9% in più dello stesso periodo dell’anno scorso. La quota delle auto elettriche a marzo è scesa dal 13,9% al 13%, mentre quella delle ibride è salita dal 24,4% al 29%. Benzina e diesel hanno conquistato meno della metà del mercato (47,8%, contro il 51,8% di marzo 2023).
Grazie ad un buon inizio d’anno, il mercato si muove comunque in verde (+4,4%) da gennaio a marzo rispetto al primo trimestre del 2023. A trainare questo trend sono stati i Paesi più popolosi dell’Unione: Francia e Italia hanno registrato una crescita delle immatricolazioni del 5,7%, la Germania del 4,2% e la Spagna del 3,1%. Il gruppo Stellantis ha registrato un calo dell’8,7% delle immatricolazioni di auto in Europa a marzo su base annua a 228.740 unità con una quota di mercato scesa al 16,5% dal 17,6%.
Mentre l’Ue prevede di vietare la vendita di auto termiche entro il 2035, il tasso di aumento delle vendite di auto elettriche si è indebolito negli ultimi mesi. A marzo il 13% delle automobili immatricolate erano elettriche, in leggero miglioramento rispetto al 12% di febbraio, ma inferiore al 14,6% dell’intero 2023. La Germania ha contribuito a questo crollo, con le immatricolazioni di veicoli elettrici che sono crollate del 28,9% il mese scorso.
Se anche le auto termiche (benzina e diesel) hanno perso terreno, sono state le ibride non ricaricabili a fare bene, con un aumento delle immatricolazioni del 12,6% lo scorso mese, consentendo loro di raggiungere il 29% del mercato rispetto al 24,4% di marzo. 2023, ha rilevato Acea.
Nel primo trimestre, il gruppo Volkswagen (che comprende VW, Audi, Skoda), come al solito, ha dominato le immatricolazioni, ma la sua quota di mercato europeo è scesa di 0,8 punti al 24,9%. Anche Stellantis (Peugeot, Citroën, Fiat) ha perso terreno scendendo al 18,9% della quota di mercato (-0,4 pt) così come il gruppo Renault (10,3%, -0,5 pt).
La Toyota, invece, ha iniziato l’anno alla grande, con immatricolazioni in crescita del 17,5% su base annua, che le hanno permesso di balzare all’8,1% del mercato (+1,1 pt). Una performance coerente con la domanda di ibridi di cui il gruppo giapponese è lo specialista storico.
Nel resto della classifica, i vincitori del primo trimestre sono Volvo, che ha visto le sue immatricolazioni aumentare del 39,4% su un anno, Nissan (+22,8%) e, su volumi bassi, Mitsubishi (+160,3%).