Guidesi: Porterò in Ue voce manifattura lombarda, puntare su imprese non su ideologie

L'assessore allo Sviluppo Economico della Lombardia ospite del quarto #GeaTalk nella redazione milanese di Gea

Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico della Lombardia, porterà il sistema manifatturiero della prima regione d’Italia a Bruxelles entro la fine di marzo, per chiedere un “cambio di rotta: meno ideologia, più incentivi, un maggiore ascolto dei territori e puntare su chi produce”. Se poi la Bce “tagliasse i tassi”, gli investimenti per una transizione sostenibile economicamente potrebbero accelerare. Guidesi è stato ospite del quarto #GeaTalk nella redazione milanese di GEA, dove ha affrontato tutti i temi critici che toccano il tessuto imprenditoriale lombardo, italiano ed europeo, in virtù anche delle sue cariche continentali. L’assessore lombardo è infatti vicepresidente dell’Automotive Regions Alliance che riunisce 35 regioni d’Europa impegnate nell’industria automobilistica e dal 1° gennaio 2025 ne diventerà presidente, inoltre da inizio 2024 ha assunto la presidenza dell’European Chemical Regions Network attiva nel settore chimico.

La transizione green e digitale ha un impatto molto importante dal punto di vista economico, ma la Lombardia è una regione molto avanti da questo punto di vista”, ha detto Guidesi, durante la diretta trasmessa su www.geagency.it, www.eunews.it e www.ilmessagero.it: “Noi siamo quella regione – ha aggiunto – che riciclava la plastica ancora prima che venisse indicata come obiettivo quindi godiamo di una capacità di anticipo dei tempi che continua a consentirci di vincere una competizione internazionale e arrivare primi“. Certo è che “ci sono situazioni con imprenditori con un’età media elevata che dicono: ‘Siamo disposti ad andare avanti con la nostra attività, ma se dobbiamo fare investimenti che non possono essere ammortizzati in futuro è evidente che preferiamo chiudere’. Alcuni settori – ha sottolineato – avranno un futuro se saranno sostenuti adesso negli investimenti perché gli obiettivi saranno raggiunti solo attraverso gli investimenti. L’alternativa è la deindustrializzazione, la desertificazione delle opportunità economiche. Per questo stiamo lavorando tanto a livello europeo perché ci siano il realismo e l’attenzione necessarie affinché le imprese vengano accompagnate nel raggiungimento degli obiettivi“.

Ad esempio “sull’automotive serve un cambio di rotta da parte della Commissione Europea che ha commesso un clamoroso errore facendo un assist economico nei confronti dei cinesi, rischiando di distruggere un comparto in cui l’Europa era leader. E’ un comparto fondamentale per la competitività, la crescita economica e il progresso. Siamo convinti – ha evidenziato Guidesi – che gli obbiettivi ambientali vanno raggiunti e possono essere raggiunti tutelando le nostre imprese. Abbiamo un 30% di aziende che non possono convertirsi e rischiano la chiusura, non possiamo permetterlo”. Se parliamo invece di chimica, “quella verde, va sottolineato – ha puntualizzato l’assessore lombardo – che il settore ha fatto passi incredibili dal punto di vista della sostenibilità. La chimica oggi darà un contributo decisivo alla transizione dal punto di vista ecologico. Senza chimica quegli obiettivi di sostenibilità non potremo raggiungerli… compone il 95% dei prodotti che vediamo. È un settore fondamentale sotto ogni aspetto e siamo protagonisti di questo settore, lo vogliamo essere anche dal punto di vista strategico a medio e lungo termine”.

Ci sono alcuni settori che hanno bisogno di notevoli investimenti” nell’ottica della transizione green, “serve un supporto pubblico e lo deve fare la Commissione europea perché non può definire gli obiettivi e poi non consentire gli investimenti per raggiungerli visto il costo del denaro, con la politica monetaria che a questo punto diventa uno dei tanti paradossi dell’Unione europea“, ha proseguito Guidesi. “La Bce deve tagliare i tassi per accelerare gli investimenti” e “se l’Europa vuole essere competitiva deve puntare su chi produce, il futuro dipende dalla manifattura e per questo ci candidiamo a essere interlocutore con l’Ue, come prima regione manifatturiera d’Italia. Per questo, entro marzo convocheremo il tavolo della competitività che si svolge per la prima volta a Bruxelles per certificare il nostro protagonismo e la richiesta di essere ascoltati“, ha concluso l’assessore allo Sviluppo economico lombardo.