Il tempo stringe. Oggi l’Arera, l’autorità per l’energia, stabilirà le nuove tariffe dell’energia elettrica riferite all’ultimo trimestre 2022. Come scritto da GEA, riprendendo proprio una previsione di Arera di fine luglio, il rincaro potrebbe essere del 100%. Un raddoppio della bolletta, che si aggiungerebbe alla mole di rialzi che famiglie e aziende hanno subito nel corso dell’ultimo anno. Parla di un +100% anche Davide Tabarelli, fondatore di Nomisma Energia, il quale sostiene che l’impatto potrebbe ridursi a un +60% solamente in caso di un intervento dell’esecutivo. E stamattina Stefano Bessegnini, presidente dell’Arera, ha detto all’Italian energy summit organizzato dal Sole 24 ore che “andremo incontro a una variazione estremamente rilevante per i consumatori, che si inserisce in un quadro rilevante di variazioni di tutto il sistema”.
Se sarà confermata la previsione di Nomisma Energia, cioè ‘solo’ +60% considerando l’intervento del governo, ogni singola famiglia del mercato tutelato – calcola Assoutenti – si ritroverebbe a pagare per la luce 190 euro in più solo nell’ultimo trimestre dell’anno, con una spesa complessiva per l’energia elettrica che raggiungerebbe il record di 1.232 a nucleo nel 2022. “Un rincaro delle tariffe del 60% darebbe il colpo di grazia alle famiglie in difficoltà – commenta Carlo Rienzi, presidente del Codacons – e renderebbe insostenibile la spesa per l’energia per migliaia e migliaia di imprese ed esercizi commerciali, portando le attività al default con effetti diretti sull’occupazione”.
Girano varie cifre riferite alla somma necessaria per stemperare la stangata, dai 20 ai 35 miliardi. Soldi che non è chiaro quale governo, se l’attuale o il prossimo, potrà mettere in campo. Tra uno e l’altro esecutivo però balla un mese, quindi 30 giorni con la bolletta della luce magari raddoppiata o comunque ultra appesantita dal +60% che stima Tabarelli. Riusciranno consumatori e aziende a sopportare il mega rincaro?
Coldiretti domani scende in piazza, l’8 ottobre saranno i sindacati a protestare contro il caro-vita che, da novembre, vedrà debuttare anche la nuova bolletta del gas. La tariffa potrà essere mensile e riferita al mese precedente, non più legata al Ttf olandese ma al Pvs italiano che negli ultimi giorni quota un 30 euro in meno rispetto all’indice di Amsterdam. Ciò nonostante Nomisma Energia, considerati i picchi di fine agosto, ipotizza un +70% della tariffa del gas. Percentuale che sale invece nelle stime di Facile.it secondo il quale la bolletta del metano per i clienti del mercato tutelato potrebbe aumentare fino al 120% arrivando a sfiorare, per la famiglia tipo, i 317 euro al mese.