
“L’unico modo per perpetuare il nostro nome era andare contro il nostro passato. Del resto, ciò che ci ha portato qui non ci porterà nel futuro”. Pasquale Frega, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia ha spiegato così la scelta della sua azienda di puntare su IQOS, il prodotto a tabacco riscaldato senza combustione presentato a Milano nel 2014. Undici anni dopo 32 milioni di persone, di cui più di due milioni in Italia, hanno abbandonato le sigarette e sono passate a IQOS. Per celebrare questo risultato, il brand di Philip Morris ha presentato alla Milano Design Week la sua collaborazione con il brand di design Seletti.
‘Curious X: Sensorium Piazza’ è visionabile dall’8 al 13 aprile nell’ambito del Tortona Rocks presso l’Opificio 31 del capoluogo lombardo. Si tratta di un’audace reinterpretazione della tradizionale piazza italiana – uno spazio multisensoriale dove le persone si incontrano, conversano e si connettono. L’installazione collega il mondo fisico a una dimensione digitale inaspettata, dove arte e tecnologia si intrecciano per creare interazioni nuove e straordinarie.
“Curious X: Sensorium Piazza è la celebrazione della curiosità come motore del cambiamento e dell’innovazione”, ha spiegato il Presidente Smoke-Free Inhalable Products e Chief Consumer Officer di Philip Morris International Stefano Volpetti nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, moderata dalla giornalista Veronica Gentili. “È stata la curiosità a portarci a sfidare lo status quo, come abbiamo fatto con il lancio di IQOS”, ha proseguito Volpetti. Lo sforzo è stato importante, con 14 miliardi di dollari di investimenti dal 2008 per sviluppare scientificamente e commercializzare prodotti innovativi senza fumo. Nel 2023 il il 99% delle spese di R&S di Philip Morris sono state dedicate a questi prodotti.
“La curiosità ci spinge ad andare oltre le convenzioni e oltre ciò che è già noto, e credo che si debba sempre fare qualcosa che nessuno ha mai fatto prima”, ha affermato invece Stefano Seletti, cuore creativo dell’azienda di famiglia che dal 1964 mescola design, arte e un pizzico di irriverenza. “Se ci limitiamo ad accettare ciò che esiste, perdiamo l’opportunità di costruire qualcosa di migliore. Poi in questo ambito dobbiamo accettare che non tutto quello che facciamo piace: a mia madre per esempio non piace quasi nulla di quello che faccio, con lei ho quasi rinunciato”, ha concluso sorridendo l’artista a margine dell’evento.