Le stime di CoinShares sulle cripto: Bitcoin e Solana su tutti. E più sostenibilità

L'adozione istituzionale continuerà a crescere, alimentata da una serie di fattori economici, tecnologici e politici che potrebbero ridefinire il mercato

Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per le criptovalute, con Bitcoin, Ethereum e Solana che si preparano a dominare il panorama finanziario globale. Secondo CoinShares – una delle prime società a offrire strumenti di investimento Etn sulle cripto in Europa – l’adozione istituzionale delle criptovalute continuerà a crescere, alimentata da una serie di fattori economici, tecnologici e politici che potrebbero ridefinire il mercato. Uno degli sviluppi più rilevanti del 2024 è stato l’afflusso record di investimenti negli Etf in Bitcoin – strumenti di investimento che replicano di fatto la performance del prodotto sottostante -, che ha attirato un crescente interesse istituzionale. Questo fenomeno dovrebbe proseguire nel 2025, con la regina delle cripto che potrebbe avvicinarsi sempre più ai mercati finanziari tradizionali come asset strategico. La maggiore chiarezza normativa e l’accesso semplificato alla cripto-finanza attraverso piattaforme sempre più diffuse renderanno il Bitcoin un’opzione più accessibile per gli investitori, aumentando la domanda e spingendo i flussi di capitale verso il mercato delle criptovalute. E’ quanto emerso in un evento specializzato organizzato da CoinShares ieri sera a Milano.

L’evoluzione del mercato delle criptovalute dipenderà comunque anche dalle decisioni politiche. In particolare, la politica statunitense rappresenta un fattore determinante. Nel senso: sebbene l’amministrazione repubblicana possa essere favorevole alle criptovalute, la regolamentazione potrebbe influenzare in modo importante la fiducia degli investitori e la pratica del mining di Bitcoin. L’equilibrio tra regolamentazioni favorevoli e il rischio di nuove restrizioni sarà un elemento da monitorare attentamente nel prossimo futuro. Anche perché lo stesso mining di Bitcoin – ovvero l’attività di ‘scavo’ e ‘scoperta’ di nuovi Bitcoin come se fossimo in una miniera – sta attraversando una fase di trasformazione significativa, con i minatori che adottano sempre più strumenti di debito e fonti di energia pulita per ridurre i costi e migliorare la sostenibilità delle loro operazioni. Le tendenze verso un mining più ecologico potrebbero portare a partnership strategiche con lo stesso settore tecnologico, in particolare con l’Intelligenza Artificiale, creando sinergie che spingono l’adozione di energia pulita a livello globale, si legge nell’outlook 2025 di CoinShares. E questo cambiamento potrebbe avere un impatto positivo sull’adozione delle criptovalute, riducendo le pressioni ambientali e migliorando l’efficienza operativa.

Andrea Maria Cosentino, responsabile centro studi ricerche di CoinShares per l’Italia, non parlato solo di Bitcoin però… Anzi… “Ethereum, storicamente leader nei contratti intelligenti, sta affrontando sfide derivanti da una crescita dell’offerta che ha suscitato alcune delusioni nel mercato. Nonostante gli aggiornamenti recenti, Ethereum ha dovuto affrontare critiche riguardo l’incremento dell’offerta di monete e il rallentamento del processo di validazione. Tuttavia, l’introduzione di nuove soluzioni come Pectra potrebbe ribaltare la situazione, ottimizzando la rete e migliorando l’efficienza del sistema”. A Cosentino piace di più “Solana, che sta guadagnando terreno come alternativa economica e scalabile a Ethereum. Grazie alla sua maggiore efficienza in termini di costi e al suo potenziale di scalabilità, Solana si sta posizionando come una piattaforma fondamentale per il futuro delle criptovalute. Superando il recente scandalo legato a Ftx, Solana sta mostrando segnali di crescita e sta attirando una community sempre più forte, con sviluppatori e investitori pronti a sostenere il suo sviluppo”, ha spiegato Cosentino. “Anche Ripple, nonostante non abbia raggiunto i livelli di successo di Bitcoin e Ethereum, rimane una piattaforma interessante, in particolare per le sue applicazioni nel settore bancario. Tuttavia, le sfide nel mercato potrebbero rallentare la sua crescita. Al contrario, progetti come Polkadot stanno emergendo come soluzioni alternative al Bitcoin, con un potenziale maggiore in termini di scalabilità e applicazioni tecnologiche”, ha evidenziato ancora Cosentino.

Tornando al Bitcoin, lo staff di CoinShares ha evidenziato “un’altra tendenza per il 2025”. Ovvero “l’integrazione di Bitcoin nelle strategie di tesoreria delle aziende. Sempre più imprese, come MicroStrategy, stanno adottando Bitcoin come riserva di valore, con l’obiettivo di aumentare la liquidità e generare rendimenti per gli azionisti. Questo cambiamento potrebbe vedere il Bitcoin non solo come una riserva di valore, ma come uno strumento strategico di gestione aziendale, con un impatto significativo sulla finanza tradizionale”.

I numeri intanto crescono. I sistemi di investimento – Etp – ormai rappresentano in Europa masse amministrate per 15 miliardi, con 180 prodotti quotati su Euronext grazie al lavoro di 25 emittenti. Fra queste appunto c’è CoinShares, pioniera in questo campo – quotata al Nasdaq svedese – che gestisce circa 8 miliardi, “grazie a commissioni competitive”, ha evidenziato Lisa Tyshchenko, associate director del gruppo. “Addirittura sui prodotti che investono su Ethereum e Solana i costi sono pari a zero, questo perché la società partecipa” al famoso “staking”. Cioè “partecipa allo sviluppo della cripto” garantendo anche “un ritorno fino al 5% l’anno”. Ad esempio, “se la performance di Polkadot sarà di +20% alla fine il rendimento finale sarà del 25%, mentre se farà -20% si perde solo il 15%”, ha concluso Tsychenko, specificando che su Solana invece “è garantito il 3%”.