Ad Halloween l’Italia trova un dolcetto. Nessuno scherzetto: l’inflazione crolla in Italia sotto il 2%, ovvero quella soglia-obiettivo tanto declamata da Christine Lagarde per giustificare dieci rialzi di tassi di fila prima della pausa decisa la scorsa settimana. I prezzi al consumo nel nostro Paese a ottobre sono cresciuti di appena l’1,8% nei confronti dello stesso mese dello scorso anno, anche se va precisato che proprio a ottobre 2022 si raggiunse il picco del carovita: +11,8% sulla scia dei mega rincari sulle bollette e sugli alimentari. Ora invece i costi energetici sono precipitati, nonostante un rigurgito sul gas in queste settimane in seguito al confitto Israele-Hamas, e la fiammata del petrolio che a fine settembre era arrivato a sfiorare i 100 dollari al barile portando la benzina a 2 euro al litro non sembra scalfire una discesa continua dei prezzi.
Addirittura i prezzi sono scesi dello 0,1% nei confronti di settembre. Va giù anche l’inflazione di fondo, quella al netto degli energetici e degli alimentari freschi, da +4,6% a +4,2% annuale, così come rallenta quella al netto dei soli beni energetici, da +4,8% registrato a settembre a +4,2%. Frena, rimanendo comunque alto, pure il carrello della spesa. Infatti in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano da +8,1% a +6,3%. Un dato tendenziale come quello di ottobre – scrive l’Istat – non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, commenta così su X: “Grazie al Sistema Italia per questa prova di coesione e di solidarietà che ha avuto un pieno e straordinario successo. Nel primo mese del ‘carrello tricolore’ l’inflazione è crollata di 3,5 punti percentuali, dal 5,3% all’1,8%, migliore performance in Europa! E siamo per la prima volta ben al di sotto di Francia, Germania e Spagna e della stessa media dell’Eurozona. Obiettivo raggiunto! Una frenata senza precedenti, frutto anche delle efficaci misure messe in campo nel settore dei carburanti e della corale iniziativa del ‘carrello tricolore’. Grazie ai commercianti e agli esercenti, alle reti delle farmacie e delle parafarmacie, alla grande distribuzione organizzata per il loro immediato riscontro e grazie anche alla filiera produttiva, all’industria e all’agricoltura e ai grandi marchi del Made in Italy, per aver scelto di aderire al Patto anti inflazione: un successo dell’intero sistema Paese”.
“La difesa del potere d’acquisto dei cittadini, e quindi dei loro risparmi, è questione democratica, che interpella il Paese e gli Stati che, con l’Italia, hanno dato vita all’esperienza dell’euro, moneta che afferma sempre più ruolo e sovranità dell’Unione Europea“, si legge nel messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviato al presidente dell’Acri, Francesco Profumo, durante l’evento per la 99esima giornata del risparmio. E’ vero che i prezzi in Italia sono scesi più che nel resto d’Europa, tuttavia la disinflazione è diffusa. Secondo una stima rapida dell’Eurostat, l’indice dei prezzi al consumo dell’area euro si attesta al 2,9% annuale ottobre, in calo rispetto al 4,3% di settembre. E mese su mese si registra un +0,1% mensile. Tutte percentuali ben al di sotto delle attese. In generale settembre e ottobre hanno sorpreso positivamente nonostante gli alti prezzi del petrolio e la crescita salariale, il che accresce la fiducia che l’inflazione stia lentamente tornando sotto controllo. Con ogni probabilità, nei prossimi mesi non assisteremo dunque a nessun aumento dei tassi da parte della Bce venendo a scemare le preoccupazioni sulla vischiosità del carovita, tuttavia – secondo gli analisti di Ing – la Banca Centrale Europea “sarà molto decisa a evitare di commettere l’errore degli anni ’70, allentando troppo presto e consentendo un altro periodo di alta inflazione in seguito. Non aspettatevi che riduca i tassi in tempi brevi”.