Proroga all’8 luglio per il taglio delle accise su carburante

Il Cdm ha approvato nuovi provvedimenti per contenere l'aumento dei prezzi dei carburanti. Salvini: "Ora miliardi contro caro bollette". Landini: "Serve scostamento"

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Il taglio delle accise sui carburanti sarà in vigore fino all’8 luglio 2022 invece che fino a giugno come inizialmente previsto. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle nuove misure indicate nel decreto per la proroga del taglio delle accise sui carburanti – discusso oggi – che mira a sostenere cittadini e imprese dato il “perdurare degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici”.

Per quanto riguarda le “aliquote di accisa” per la benzina – si osserva nel decreto – sono determinate in “478,40 euro per mille litri”, quelle per oli da gas o gasolio usato come carburante sono “367,40 euro per mille litri” e le accise per gas di petrolio liquefatti (Gpl) usati come carburanti sono di di “182,61 euro per mille chilogrammi”. “L’aliquota Iva applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5%”.

L’autorità Garante per la sorveglianza dei prezzi, al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione delle aliquote di accisa, “si avvale della collaborazione dei ministeri, degli enti e degli organismi” indicati dalla legge, “nonché del supporto operativo del corpo della Guardia di finanza”, per monitorare l’andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico, dei suddetti prodotti energetici praticati nell’ambito dell’intera filiera di distribuzione commerciale.

Immediate le reazioni del mondo politico. “Taglio delle accise fino all’8 luglio, anche sul metano. Bene, il governo accoglie una richiesta della Lega per aiutare famiglie e imprese. Ora attendiamo i miliardi contro il caro energia“, ha detto Matteo Salvini, leader della Lega. “Adesso contano i fatti, non le parole: se la manovra dovesse rimanere di 6-7 miliardi, lo dico prima, non sono cifre sufficienti per poter affrontare questa situazione“, la riflessione del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Siccome abbiamo un governo che è sostenuto dal 95% del Parlamento, c’è bisogno che le forze politiche, tutte, si assumano la responsabilità: è arrivato il momento di uno scostamento di bilancio“, la sottolineaura.

ANNULLATO LO SCIOPERO DEL 4, 5 E 6 MAGGIO

Quanto ottenuto – spiegano le associazioni Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano – è il risultato di una battaglia portata avanti da oltre otto mesi e che certamente costituisce un tassello importante per la tutela del settore del metano per autotrazione, pesantemente colpito dal caro prezzi e che fino a oggi non aveva avuto alcun tipo di sostegno da parte del Governo“. Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano ringraziano “i ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani, dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per la sensibilità dimostrata nel salvaguardare al contempo una riduzione del prezzo al consumo e un’eccellenza italiana funzionale alla decarbonizzazione e che tanto ha dato e molto può dare al Paese in termini economici, ambientali e occupazionali“. “La filiera del metano per autotrazione conta, infatti, nel nostro Paese conta circa 20.000 addetti, oltre 1.500 punti vendita, 1.100.000 famiglie a basso-medio reddito, autotrasportatori e aziende di trasporto pubblico locale che hanno scelto il metano per la loro mobilità – motivate dall’economicità e dai vantaggi ecologici del gas naturale – e ben un 30% di biometano già distribuito in rete per uso autotrazione“, concludono le associazioni.