Stellantis, Urso annuncia: “Accordo su piano di sviluppo entro giugno”

I sindacati però, che ieri hanno incontrato i vertici dell'azienda a Torino, chiedono che l'ascolto continui e che il gruppo fornisca più garanzie

Il tavolo sugli stabilimenti Stellantis in Italia si chiuderà entro giugno, Adolfo Urso scorge una “luce in fondo al tunnel“. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy vede i frutti del lavoro portato avanti con i sindacati, con le imprese, con le Regioni.

Dopo aver ospitato al Mimit i confronti su Pomigliano e Cassino, l’inquilino di Palazzo Piacentini parla di un futuro dell’azienda nel Paese “significativo“. Si arriverà, assicura, a una produzione di un milione di veicoli, operazione che sosterrebbe anche la filiera dell’indotto. Non parla più, esplicitamente, di altre case produttrici, anche se nuovi ingressi sono sempre possibili.

Se il clima è cambiato, precisa Urso, è anche per le battaglie che Roma ha fatto in Europa: “Abbiamo rimosso il principale ostacolo, che era il regolamento sull’Euro 7, ciò ha consentito di prolungare la vita di alcuni modelli, molto importanti, come quello della Panda“, ricorda il ministro.

Il neopresidente di Confindustria, Emanuele Orsini, si augura che “Stellantis mantenga il patto con l’Italia sul milione di autovetture”, anche se, aggiunge, “siamo contenti che nel caso possa esserci un secondo produttore che venga dall’estero nel nostro Paese“. L’importante, per il numero uno degli industriali, è “comunque mantenere le produzioni, dovute in parte alle aziende dei costruttori italiani” perché “la filiera italiana dell’automobile è importantissima e viene riconosciuta in tutto il mondo come un’eccellenza“.

Le prospettive sono positive sia per Pomigliano che per Cassino, conferma Urso, e “ancor più per Mirafiori e Melfi“, osserva, rivendicando di aver “invertito la rotta” in modo che l’Italia possa riaffermare con orgoglio il suo ruolo di produttore.

Il tavolo continuerà a livello tecnico nelle prossime settimane: “Abbiamo fatto bene a fare il pressing sull’azienda“, scandisce Urso che anticipa che il tavolo si concluderà “con la solennità di Palazzo Chigi” e tutti gli altri ministri competenti in materia, dell’Ambiente e dell’Energia, Gilberto Pichetto, dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, del Lavoro, Marina Calderone, delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. “C’è il coinvolgimento di tutti perché si concluda nel migliore dei modi”, precisa.

I sindacati però, che ieri hanno incontrato i vertici dell’azienda a Torino, chiedono che l’ascolto continui e che il gruppo fornisca più garanzie. “Su Pomigliano e Cassino non ci sono ancora le risposte necessarie“, avverte Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil.Il ministro ritiene chiuso questo percorso, a nostro giudizio non può ritenersi concluso. Ha detto che si impegnerà per una convocazione a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio, deve essere chiaro che quel momento non sarà un sugellare il percorso, ma sarà per proseguire il confronto. Ci sono ancora garanzie che Stellantis deve assumersi in termini di volumi“, afferma.
Abbiamo chiesto la convocazione a Palazzo Chigi per concludere positivamente con garanzie e verifiche“, conferma il segretario generale della Fim Ferdinando Uliano, ricordando che l’incontro di oggi segue quello di ieri a Torino, dove “ci è stata annunciata la produzione della 500 ibrida e insieme ad altre scelte che ci sono state solo in parte annunciate, ci permetterà di chiudere il cerchio per arrivare all’accordo di programma sul settore automotive e centrare l’obiettivo di un milione di veicoli entro il 2030“.
Sullo stabilimento di Pomigliano, Stellantis ha ribadito che investirà sulla motorizzazione Euro 7 della Panda e ciò – osservano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Crescenzo Auriemma, segretario generale Uilm Campaniaconsentirà di prolungarne la sua produzione per tutto il futuro prevedibile, probabilmente almeno fino al 2029“.