Trasporti e mobilità, cuore della transizione ecologica e ambientale. Soprattutto in un’area geografica, del “triangolo industriale” del nord-ovest, che conta quasi 16 milioni di abitanti; una vera e propria ‘macroregione’ in cui si concentrano ben 643 miliardi di euro di Pil, il 33% del totale nazionale. Dati significativi che fanno da contesto alla ‘Milano-Torino-Genova Mobility Conference 2024’, gli stati generali della mobilità innovativa e sostenibile promossi da Assolombarda, Unione Industriali Torino, Confindustria Genova e dalle Camere di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, di Torino e di Genova per “misurare” l’impatto del settore della mobilità sull’area geografica del nord-ovest e per delineare nuove politiche pubbliche capaci di favorire le connessioni tra i tre capoluoghi e i loro territori.
Un comparto, quello della mobilità, la cui importanza sulla ‘macroregione’ è giustifica dalla presenza di 1,4 milioni di imprese (il 29% del totale nazionale), di oltre 5,6 milioni di lavoratori (32% su scala nazionale) e di un valore pari a 238,6 miliardi di euro in termini di esportazioni (38% del valore nazionale). “Milano, Torino e Genova – insieme – rappresentano lo storico triangolo industriale del Paese in virtù di una concentrazione significativa di attività industriali, porti, infrastrutture di trasporto e centri di ricerca – ha dichiarato il Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada -. Per questo motivo, da tempo lavoriamo in rete su diverse partite strategiche. Come sulla mobilità, innovativa e sostenibile, che trae vantaggio da connessioni capillari. Connessioni che sono la forza dell’asse Milano – Torino – Genova e che risultano determinanti per conquistare sempre più mercati a livello internazionale. Da qui la necessità di investire in infrastrutture all’avanguardia in grado di collegare meglio i nostri territori tra loro e con il resto d’Italia e d’Europa”. Tra queste, la Torino-Lione, del nuovo tunnel di base del Brennero, il completamento dell’Alta Velocità fino a Venezia. In particolare la realizzazione del Terzo Valico che “risulta fondamentale per migliorare il trasporto di passeggeri e merci e per potenziare i collegamenti con l’area più industrializzata e popolata d’Europa”, ha precisato Massimo Dal Checco, vicepresidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Per Giorgio Marsiaj presidente dell’Unione industriali Torino “è evidente che per gestire il processo di inurbamento si richiede un ripensamento del disegno delle ‘città’. Mobilità sostenibile significa progettare mezzi di trasporto sostenibili – e in questo Torino ha una lunga storia di successi -, ma anche pensare a nuovi servizi e a una diversa organizzazione degli spazi e dei flussi. In questo, le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale sono un supporto indispensabile. La tecnologia può offrire le giuste soluzioni: guarda al futuro, non al passato, creando anche opportunità di innovazione, crescita e lavoro”. A tal ragione, nell’ambito dell’evento, Unione Industriali Torino in collaborazione con CTE NEXT e STMicroelectronics, ha organizzato un convegno per approfondire il tema del ‘battery swapping‘, un modello alternativo per la ricarica di una batteria dei veicoli elettrici: collegandosi a un’apposita colonnina, l’accumulatore esaurito viene rapidamente sostituito con un gemello carico. Una soluzione capace di incentivare l’elettrificazione della mobilità, ad esempio in virtù della riduzione del tempo in cui i veicoli restano fermi, ma anche con un possibile effetto sui costi, oltre ad essere un modello particolarmente adatto a flotte di veicoli ad alta intensità di utilizzo (taxi, gestori di servizi di logistica dell’ultimo miglio, poste etc.).
Una tecnologia “nata in Europa e in Israele” ma che è sviluppata soprattutto in Cina dove “hanno capito che la necessità del cambio batteria era, per una certa categoria di utilizzo delle auto, un utilizzo intensivo non di carattere personale del privato”, ha spiegato Maurizio Traversa amministratore delegato di Eurofork, azienda attiva nella produzione di sistemi di movimentazione automatica che sta utilizzando lo ‘swap’ “nel settore dei track”. Con la gestione dei track, ha aggiunto, “si può fare anche un ragionamento di spostamento di merci e grosse merci creando anche delle stazioni di cambio batterie sulle maggiori arterie. È uno studio che comunque abbiamo fatto anche sul mercato italiano con il Politecnico di Torino ed Iveco”.
In generale, ha precisato Ruggero Garibaldi, responsabile Iren Go e Iren Green plus business, “il concetto di battery swap è una tecnologia che può venire incontro all’esigenza di trasformazione di elettrificare ed efficientare la mobilità, al momento inquadrata come uno degli ambiti a maggiore impatto in termini di emissioni e quindi di impatto ambientale”. Anche il gruppo Iren tocca con mano, a livello sperimentale, la possibilità e i vantaggi che questa tecnologia porta, “che chiaramente è da contestualizzare sull’obiettivo da raggiungere che principalmente lo si lega alla tipologia di veicolo sulla quale si vuole applicare”. Nel dettaglio, Iren ha portato avanti i progetti di smart mobility in città, attraverso i servizi di mobilità sharing sviluppati ad esempio per la città di Torino con motorini e monopattini elettrici ancora oggi in servizio.