Via libera del Cipess al Ponte sullo Stretto. Meloni: “Opera strategica”. Salvini: “Primo attraversamento nel 2032-33”
L’opera costerà 13,532 miliardi di euro. Ora si attende la bollinatura della Corte dei Conti, poi l’avvio del cantiere che potrebbe avvenire anche verso settembre-ottobre.

Si avvicinano i tempi per l’avvio dei cantieri del Ponte sullo Stretto di Messina, dopo l’approvazione al progetto definitivo da parte del Cipess, che ha dato l’ok ad “un’articolata documentazione presentata dal Mit”. Un’opera “tanto imponente quanto all’avanguardia dal punto di vista tecnico e ingegneristico”, il commento della premier Giorgia Meloni. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini lo ha definito “un punto di partenza, non di arrivo” dopo due anni e mezzo “di lavoro e centinaia di riunioni a tutti i livelli”.
L’opera costerà 13,532 miliardi di euro ed è interamente coperta con finanziamenti pubblici già disponibili a seguito delle leggi di Bilancio 2024 e 2025. L’obiettivo del primo attraversamento è nel 2032-33. “È un’emozione, perché non si è mai arrivati all’approvazione del progetto definitivo con l’intera copertura economica garantita, con la condivisione dei territori, con le Regioni”, ha aggiunto il vicepremier, che con l’opera confida di poter risolvere “buona parte” dei problemi del Mezzogiorno “se sarà ultimata l’Av in corso di progettazione da Salerno a Reggio Calabria”. Inoltre, Salvini ha rivelato che “ci sarà la metropolitana dello Stretto, con tre fermate di metropolitana sul fronte messinese che collegheranno i passeggeri”. Ora si attende la bollinatura della Corte dei Conti, poi l’avvio del cantiere che potrebbe avvenire anche verso settembre-ottobre.
Sarà il ponte a campata unico più lungo al mondo, scalzando il primato che ora spetta ai turchi, seguiti da cinesi e giapponesi. Nel corso della riunione del Cipess, Meloni lo ha definito “un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la nazione”, “lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate”, “grazie all’impegno e alla determinazione del ministro Salvini”. Salvini ha stoppato subito il rischio di infiltrazioni mafiose. “Monitoreremo costantemente – ha promesso – adotteremo con il ministero dell’Interno tutti i protocolli di sicurezza necessari e tutta la filiera sarà impermeabile”. Per Meloni è un’infrastruttura che renderà l’Italia “più connessa, più competitiva, più coesa”. Il Ponte sarà “un simbolo ingegneristico di rilevanza globale, una dimostrazione della forza di volontà e della competenza tecnica dell’Italia, che ha pochi paragoni nel mondo”.
“Una giornata storica, la dedichiamo a Berlusconi”, ha commentato il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani, ricordando il Cavaliere che sognò a lungo un ponte che unisse la Sicilia col resto d’Italia. “Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che potrebbe avvenire entro la fine dell’estate, dopo la registrazione della Corte dei conti, la delibera del Cipess sarà efficace e il progetto del ponte entrerà nella fase realizzativa: sarà immediatamente avviato il Programma delle Opere anticipate e la progettazione esecutiva per fasi costruttive”, ha assicurato il ceo della Stretto di Messina spa, Pietro Ciucci. Che ha spiegato: “Le prime opere riguarderanno in via principale le operazioni propedeutiche alla cantierizzazione, la risoluzione delle interferenze, la bonifica degli ordigni bellici, le indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, la predisposizione dei campi base”. Inoltre, “con l’approvazione del Cipess ci sarà la dichiarazione di pubblica utilità dell’Opera che consentirà di avviare gli espropri”, ma “si partirà con gradualità”.
A plaudire per il nuovo, importante passaggio c’è anche Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild: “L’approvazione del Cipess segna l’inizio di una nuova stagione di visione, coraggio e fiducia nelle capacità dell’industria italiana e di tutto il comparto produttivo del settore infrastrutturale. Siamo particolarmente orgogliosi di essere parte dell’impresa del Ponte”.
In Parlamento, però, le opposizioni protestano. Per il Pd si tratta di uno “spreco colossale, Salvini affossa le vere priorità del Sud”. Il leader ambientalista, Angelo Bonelli, non ci sta: “L’opera rappresenta il più grande spreco di denaro pubblico mai visto in Italia: 14,6 miliardi di euro dei cittadini, senza un solo euro di investimenti privati. Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto. E’ il capolavoro di Matteo Salvini che butta miliardi in cemento e propaganda”. Sul piede di guerra le associazioni ambientaliste. Per Greenpeace, Lipu, Legambiente e Wwf Italia, la decisione del Cipess “è un vero e proprio azzardo, sia per motivazioni economiche sia per il quadro d’incertezza del progetto che rimanda alla fase progettuale esecutiva test dirimenti ed analisi essenziali”.