E’ il Veneto la regione italiana con la produzione vitivinicola maggiore, in continua crescita dal 2018 a oggi. I dati sulla vendemmia nazionale – che stima 44 milioni di ettolitri, in calo del 12% rispetto allo scorso anno – piazzano proprio il Veneto in cima alla classifica, con una produzione di 13,2 milioni di ettolitri, in aumento del 5% sul 2022. In termini di crescita, però, è la Lombardia a far registrare il dato più alto di tutta Italia: +15%, con una produzione di 1,2 milioni di ettolitri. Seguono Valle d’Aosta e Liguria che, seppur con una produzione minima (rispettivamente di 20mila e 42mila ettolitri) fanno registrare una crescita del 10 e del 5%.
Secondo le previsioni dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate al Mase, in quasi tutto il resto del Paese, il calo è a doppia cifra. Si ‘salvano’ il Piemonte (-2%) e l’Emilia Romagna (-4,5%). Secondo le stime la produzione è praticamente dimezzata in Molise (-45%).
Calo del 40% in Abruzzo, del 32,5% in Calabria, del 30% in Sicilia, Basilicata e Campania e del 25% in Puglia e nelle Marche. Sardegna, Lazio, Umbria e Toscana devono fare i conti con -20% di produzione. Calo del 10% in Friuli Venezia Giulia.
Complessivamente, il nord ha tenuto bene, confermando sostanzialmente i livelli dello scorso anno. Scendendo al centro, le flessioni sono in media di oltre il 20%, mentre al Sud e nelle Isole si sfiorano riduzioni del 30%. “Un quadro generale – cita il report dell’Osservatorio realizzato anche con il monitoraggio del ministero dell’Agricoltura e delle Regioni – in cui si è riscontrata qualche difficoltà aggiuntiva per le produzioni biologiche”.