La plastica? Il nemico numero uno dell’ambiente. Plastiche e microplastiche, che deturpano il territori e contaminano il nostro cibo. Plastiche e microplastiche da tenere lontano, da evitare, sicuramente da raccogliere qua e là dove sono illegittimamente abbandonate. La giornata mondiale dell’ambiente è dedicata proprio a questo tema, la lotta alla plastica, crociata internazionale che non può diventare fine a se stessa perché, si dice, il Pianeta è nostro, non di altri. E va salvaguardato. Dalle plastiche, certamente, ma non solo.
La tutela dell’ambiente è diventato un must: non possiamo più ignorarla, non possiamo più farla scivolare in fondo alla lista delle cose importanti da fare. In fretta, non domani. Eppure c’è chi storce il naso, per i tempi e per i modi. Subito e bene non sempre vanno d’accordo, prova ne sia le polemiche che stanno nascendo in Europa per la brusca accelerazione data ad alcune tematiche di interesse comune dalla Commissione che ha sede a Bruxelles: auto elettriche e case green, imballaggi e condizionatori… Il rischio che ci sia una contrapposizione tra Europa dell’Est e dell’Ovest è alta, il vicepresidente olandese Frans Timmermans non è solito toccarla piano e, ormai, si porta addosso l’etichetta dell’ultra ambientalista. Timmermans non ha mezze misure, sicuramente, ma non è folle.
La plastica, dicevamo. Poi il carbone e il petrolio, poi il gas. Fossili, ecco. Il mondo ideale sarebbe quello che viene mosso, riscaldato, raffreddato attraverso energia prodotta da fonti rinnovabili, con molto idrogeno verde e con un nucleare di quarta generazione che non sia tossico. Siano a metà del guardo, adesso. Siamo al vorrei ma non posso. L’Europa ci sta provando, lo sta facendo questa Commissione agli ultimi mesi di attività, forzando i tempi, mentre altri – India, Cina. Russia, anche gli Stati Uniti – sembrano ancora lontani da una percezione allarmistica. Europa che rappresenta l’8% della produzione mondiale, bruscolini rispetto ai Grandi inquinatori mondiali. Però l’Europa vuole essere di esempio – raccontano – come una locomotiva che possiede la forza per trascinare vagoni grandi e grossi.