Le rinnovabili mettono d’accordo tutti, ma l’emergenza è oggi

A prescindere dall'esito delle elezioni la speranza è che la questione energetica non diventi terra di conquista politica e resti il tema portante del nostro presente e del nostro futuro

rinnovabili

Così, cogliendo di fiore in fiore dalle dichiarazioni dei leader politici impegnati nella campagna elettorale, paiono essere le rinnovabili l’unico punto di contatto tra di chi punta a trivellazioni, rigassificatori e nucleare e chi, al contrario, è pronto ad alzare barricate per preservare l’ambiente da pratiche considerate invasive.

Le rinnovabili, ovvero il solare e l’eolico, i pannelli e le pale, sono energie considerate intermittenti, proprio perché sole e vento sono ‘elementi’ condizionati dalla quotidianità e dalle geolocalizzazioni. Eppure stanno mettendo quasi tutti d’accordo, con la premessa e la promessa che presto, prestissimo, andranno sburocratizzate le procedure per poter attivare le varie strutture in attesa di via libera. Premessa e promessa, appunto…

Ma va da sé che le rinnovabili non possono – per il momento – né sostituire il gas né, tanto meno, diventare l’unica fonte di energia pulita dell’Italia ‘tout court’ a fronte di una situazione che rischia di diventare sempre più aggrovigliata. Del gas avremo bisogno per i prossimi dieci anni, ha detto Paolo Scaroni, ex ad di Eni, uno che il mondo variegato dell’energia lo conosce molto bene. Dieci anni almeno per restare in linea di galleggiamento e organizzarsi per mettere a terra alternative efficaci; dieci anni per puntare su eolico e fotovoltaico con la speranza che nessuno trovi la maniera per intraversarsi e ostacolare un processo che porta il Paese verso il futuro. Pressappoco trent’anni, invece, è il tempo a disposizione per non tradire i principi di decarbonizzazione fissati dall’accordo di Parigi e ribaditi dal Green Deal dell’Unione europea. Un passo alla volta, comunque…

A prescindere dall’esito delle elezioni, immaginiamo che il dibattito sul nucleare pulito, l’idrogeno, i rigassificatori e le trivellazioni continuerà ad accompagnarci giorno dopo giorno. Se questa è una certezza, la speranza è che la questione energetica non diventi terra di conquista politica e resti il tema portante del nostro presente e del nostro futuro.