Energia, Starace: Svolta green serve alle imprese ma va resa accessibile

Francesco Starace per nove anni è stato amministratore delegato dell’Enel e da pochi mesi è diventato partner dell’Advisory Team di Eqt Infrastructure, un colosso svedese di gestione degli investimenti. In una intervista a Il Corriere della Sera dice. “Il numero di aziende che ha chiesto la certificazione a SBTi sta esplodendo. Oggi siamo intorno alle 5 mila, un aumento dell’80% da un anno all’altro. Le aziende hanno capito che decarbonizzare è conveniente e che gli investitori, come Eqt, richiedono un percorso rigoroso di decarbonizzazione. Intendiamo riorganizzarci per gestire in modo più strutturato questo boom. Sarà creata un’area che determina gli standard e un’altra indipendente per la verifica che le modalità scelte siano correnti con gli standard. Altrimenti il rischio è quello del greenwashing: cioè dire che si raggiungerà l’obiettivo del net zero al 2050, ma senza dichiarare come”. Starace poi spiega che “ogni singola industria deve capire da sola che cosa fare per decarbonizzarsi. Chi per esempio ha bisogno di calore (come il vetro o la ceramica), deve trovare un modo per non usare il fossile. E le aziende che saranno le prime a trovare soluzioni saranno quelle che avranno assicurato il loro futuro”. Aggiunge ancora: “Se la transizione oggi è alla portata di una certa fascia di reddito, in futuro sarà sempre più accessibile. È una questione di tempo, ci vorranno dieci anni. L’Europa ha il più grande numero di clienti e una struttura industriale in grado di affrontare questa sfida. Che domani riguarderà la chimica, poi il cemento”.