La Commissione europea ha dato il via alla seconda task force su base regionale della piattaforma di acquisto congiunto di energia dell’UE, che coinvolgerà 9 paesi dell’Europa centro-orientale (Italia, Austria, Repubblica ceca, Germania, Croazia, Ungheria, Polonia, Slovenia e Slovacchia), insieme a Ucraina e Moldavia. La prima task force di questo genere era stata istituita in Bulgaria a fine aprile per monitorare il fabbisogno di gas ed elettricità, i prezzi e i flussi, di fronte ai tagli alle forniture di gas da parte della Russia. Oggi l’iniziativa si estende all’Europa centro-orientale dopo che vari Paesi della regione, Italia compresa, hanno visto importanti riduzioni delle esportazioni di gas russo a giugno. La task force – spiega l’esecutivo europeo – sosterrà e coordinerà inoltre l’attuazione dei piani congiunti di preparazione nella regione, compresi l’acquisto internazionale, lo stoccaggio e le interconnessioni, contribuendo così alla sicurezza dell’approvvigionamento nella regione.