Bruxelles lancia la partnership industriale dedicata al biometano

L’iniziativa sarà dettagliata mercoledì 28 settembre dal vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, e dalla commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson

IMPIANTO SNAM RETE GAS

È in occasione della Settimana europea per l’energia sostenibile (26-29 settembre) che la Commissione europea lancerà la nuova partnership industriale dedicata al biometano, annunciata a maggio nel piano RepowerEu per affrancare l’Ue dall’energia russa, che ha fissato l’impegno di aumentare la produzione europea di biometano a 35 miliardi di metri cubi entro il 2030.

L’iniziativa ‘European Biomethane Industrial Partnership’ sarà dettagliata mercoledì 28 settembre, in un evento di lancio in cui prenderanno la parola il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, e la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson. Nei suoi piani per liberarsi dal gas e dagli altri combustibili fossili importati dalla Russia inscritti nel REPowerEU, la Commissione Ue ha inserito anche l’impegno ad aumentare la produzione di biometano nell’Ue, portando a 35 miliardi di metri cubi la produzione europea entro il decennio, sfruttando soprattutto fonti di biomassa sostenibili come i rifiuti e i residui agricoli, nell’ottica di sviluppo di un’economia più circolare. Nel piano REPowerEU si legge che la futura partnership servirà a dar vita a una “piattaforma di discussione strategica tra le principali parti interessate lungo l’intera catena del valore su come supportare al meglio la produzione e l’uso di biogas e biometano”.

Il biometano è un gas composto da metano che si ottiene con a purificazione del biogas. Un’alternativa ‘green’ e rinnovabile al gas naturale, che può essere usato tra le altre cose per la fornitura di elettricità per gli edifici e le industrie e la produzione di combustibili rinnovabili per i trasporti. L’ambizione di produrre 35 miliardi di metri cubi di biometano all’anno entro il 2030 in Ue significa di fatto raddoppiare l’obiettivo proposto dall’Esecutivo europeo poco più di un anno fa pacchetto sul clima ‘Fit for 55’ (per abbattere le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990), che fissava l’impegno per 17 miliardi di metri cubi/l’anno nel quadro della revisione della direttiva europea sulle energie rinnovabili. L’obiettivo è stato rivisto al rialzo dopo l’inizio della guerra di Russia in Ucraina e l’impegno Ue a diventare energeticamente indipendente da Mosca.

L’obiettivo di aumentare la produzione di biometano si inquadra nella strategia di diversificazione delle forniture energetiche all’UE. Secondo le stime provvisorie dell’Esecutivo comunitario, 35 miliardi di metri cubi di biometano possono andare a sostituire fino a 10 miliardi di metri cubi all’anno di gas russo importato entro il 2030, a cui si aggiungono i 25-50 miliardi di metri cubi che potrebbero essere sostituiti con 15 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotto nella Ue. Secondo l’associazione europea del biogas (Eba), l’obiettivo di arrivare a 35 miliardi di metri cubi di biometano prodotto in Ue è realizzabile, anche se oggi secondo le loro stime gli Stati membri producono solo 3 miliardi di metri cubi di biometano all’anno.