Da rinnovabili a efficienza energetica: eurodeputati al voto su nuovi target

Se passeranno il voto in commissione, entrambi i dossier saranno sul tavolo dell’intera Eurocamera, presumibilmente nella sessione plenaria di settembre

commissione ue

Efficienza energetica e rinnovabili, Bruxelles punta su target dell’energia più elevati per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi. Gli eurodeputati della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre) votano oggi (13 luglio) le loro posizioni su due dossier del pacchetto sul clima ‘Fit for 55’: la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica, entrambe risalenti al 2018, aprendo la strada ai negoziati con gli Stati membri che hanno adottato la loro posizione a fine giugno.

Il pacchetto è stato proposto a luglio di un anno fa dalla Commissione europea per abbattere le emissioni di gas serra dell’Ue del 55% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990), come tappa intermedia per la neutralità al 2050. Per arrivarci, Bruxelles punta anche su target più elevati di energia rinnovabile nel mix energetico e riduzione dei consumi di energia.

Con l’inizio della guerra in Ucraina, la stessa Commissione europea ha rivisto al rialzo entrambi i target. Nel piano ‘RePowerEu’ ha proposto di rafforzare le misure di efficienza a lungo termine per abbattere quanto possibile i consumi energetici di case e industrie, compreso un aumento dal 9 al 13% dell’obiettivo vincolante contenuto nella revisione della direttiva efficienza proposta a luglio 2021 nell’ambito del pacchetto ‘Fit for 55’. Quanto alle energie rinnovabili ha proposto di aumentare l’obiettivo principale per il 2030 per le energie rinnovabili nel mix dell’Unione portandolo dal 40 al 45 %.

Sia sui target efficienza che su quelli rinnovabili, gli Stati membri nella loro posizione negoziale hanno in sostanza sostenuto la proposta originaria della Commissione europea del ‘Fit for 55’ (9% dei consumi e 40% per le rinnovabili), mentre gli eurodeputati si preparano a chiedere target al 2030 più alti. Nella proposta al voto, chiederanno di aumentare il target di energie pulite nel mix energetico europeo fino al 45% al 2030, così come la proposta rivista al rialzo dalla Commissione europea. Quanto invece ai risparmi e ai consumi della direttiva efficienza energetica, si spingeranno oltre chiedendo di portare la quota al 14,5% nel 2030 rispetto alle proiezioni del 2020, quindi oltre il 13% richiesto dalla Commissione europea a maggio nel ‘RePowerEu’. Se i target passeranno il voto in commissione, entrambi i dossier saranno sul tavolo dell’intera Eurocamera, presumibilmente nella sessione plenaria di settembre.