I ministri europei dell’energia riuniti a Bruxelles hanno raggiunto un accordo politico per prorogare le misure energetiche di emergenza in scadenza nelle prossime settimane: le misure di solidarietà per il gas (ovvero, l’ancoraggio giuridico per gli acquisti congiunti), il meccanismo di correzione del mercato (ovvero il price cap per il gas) e le autorizzazioni accelerate per le rinnovabili. Esulta il ministro italiano dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto:“L’Italia ha ottenuto dall’Europa il rinnovo di un anno del price cap sul gas. Il via libera è arrivato oggi in Consiglio europeo Energia”.
La Commissione europea ha proposto la proroga di un anno lo scorso 28 novembre delle tre principali misure di emergenza introdotte durante la crisi. Il pacchetto di misure di solidarietà sul gas ha stabilito la base giuridica per dar vita agli acquisti congiunti ed è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 (era in scadenza il prossimo 30 dicembre). Nell’accordo, i ministri hanno concordato di eliminare l’articolo 10 sulla partecipazione obbligatoria all’aggregazione della domanda che quindi rimarrà solo su base volontaria. Proroga fino al 31 gennaio 2025 del quadro giuridico del meccanismo di correzione del mercato, ovvero il tetto al prezzo del gas (price cap) finora rimasto inapplicato in Ue. Il price cap si dovrebbe attivare quando il prezzo del gas sul mercato olandese TTF supera i 180 euro per Megawattora per 3 giorni lavorativi e quando il prezzo TTF mensile è superiore di 35 euro rispetto al prezzo di riferimento del GNL sui mercati globali per gli stessi tre giorni lavorativi. “I ministri – spiega una nota del Consiglio – hanno concordato di prolungare il periodo di applicazione del regolamento, come proposto dalla Commissione, e ne hanno mantenuto la sostanza”.
La terza misura riguarda l’accelerazione dei permessi alle rinnovabili e i ministri hanno convenuto di estendere il periodo di applicazione di alcune disposizioni modificate del regolamento fino al 30 giugno 2025. A differenza degli altri due regolamenti di emergenza, le modifiche vanno oltre la semplice estensione del periodo di applicazione del regolamento.
“Come Mase e come Governo – spiega Pichetto – abbiamo sostenuto il prolungamento del suo periodo di applicazione: nel corso del 2023 ha rappresentato, sui mercati del gas, uno strumento deterrente utile per scongiurare rischi speculativi, aumentando la resilienza e la stabilità dei sistemi energetici del Continente. A nome del nostro Paese, che ne era stato il promotore – conclude il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica – abbiamo chiesto e ottenuto il rinnovo per un anno della clausola sul tetto al prezzo del gas: i prezzi odierni non sono quelli di un anno fa, ma le tensioni restano e dobbiamo tenere sempre attivi i nostri meccanismi di difesa”.