Anche con la fine del mercato tutelato, per 4,5 milioni di famiglie italiane considerate ‘vulnerabili’ i prezzi della bolletta dell’energia elettrica resteranno calmierati. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri con il via libera alla nuova disposizione normativa sul mercato tutelato nel settore della fornitura di energia elettrica. La decisione, spiega Palazzo Chini, “è in linea con gli impegni assunti nell’ambito della terza rata del Pnrr, e si è resa necessaria per garantire un graduale e informato passaggio al mercato libero”.
La liberalizzazione del mercato è , infatti, prevista dal Legge n. 124 del 2017 e dagli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza previsti nel 2021 come condizione per il pagamento della terza rata. Per le altre famiglie, attualmente nel mercato tutelato e corrispondenti a circa quattro milioni e mezzo di utenze, vengono introdotte misure per assicurare “la massima informazione e le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero dell’energia elettrica”, che già riguarda complessivamente circa 21 milioni di famiglie.
Il governo, con l’approvazione in Cdm del decreto Energia, punta così a disciplinare il passaggio graduale al mercato libero dei nove milioni di utenze domestiche che ancora usufruiscono di quello tutelato, “rafforzando al contempo – spiega in una nota – gli strumenti finalizzati a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e possibili alterazioni delle condizioni di fornitura di energia elettrica”.
Limitatamente alla fornitura di energia elettrica in favore delle famiglie non vulnerabili, entro il 10 gennaio 2024 saranno individuati gli operatori economici che subentreranno nella fornitura.
Gli utenti interessati dal passaggio, inoltre, saranno destinatari di una specifica campagna informativa, nonché i principali beneficiari di “una costante attività di monitoraggio sulle attività degli operatori e sull’andamento dei prezzi definita da Arera in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della Scurezza energetica e con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative”.
Nel decreto appena approvato, vengono, inoltre, introdotte delle semplificazioni relativamente al trasferimento della domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, di cui viene prevista l’emissione con cadenza necessariamente bimestrale, ferma restando, spiega ancora Palazzo Chigi, “la libertà dell’utente di scegliere un fornitore diverso da quello assegnato all’esito delle procedure competitive e una differente modalità di pagamento”.