L’Europa è entrata nella stagione del riscaldamento con un passo solido. A dirlo è la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Energia dell’Ue, a Lussemburgo, dove tra i temi i ministri hanno affrontato la preparazione all’inverno. “Siamo entrati nella stagione del riscaldamento con un passo relativamente solido grazie a quelle misure che abbiamo preso con il RepoweEu. Il nostro stoccaggio del gas è al 95% della capacità e le iniezioni nello stoccaggio continuano e questo è più di un’assicurazione contro le interruzioni dell’approvvigionamento e aiuta a mantenere stabili i prezzi”, ha spiegato Simson. Non solo: l’Ue è pronta anche per la fine del contratto tra Gazprom e Naftogaz che permette il passaggio del gas russo attraverso l’Ucraina. “Come sapete, alla fine dell’anno si concluderà l’accordo di transito del gas tra Gazprom e Naftogaz. Oggi ho ribadito ai ministri che siamo pronti. Sapevamo che questo contratto sarebbe scaduto entro la fine dell’anno e la Commissione ha lavorato a stretto contatto con gli Stati membri più colpiti per prepararsi a uno scenario di transito zero a partire dal primo gennaio 2025”, ha precisato. Ma allo stesso tempo Bruxelles mette in chiaro che gli arrivi in aumento di Gnl dalla Russia non sono accettabili. “Negli ultimi mesi le consegne” di gas naturale liquido “dalla Russia sono state significativamente più alte” e “ciò significa che alcune aziende stanno acquistando Gnl russo dai mercati spot. Ma non è una necessità”, “non è un’azione giustificata”, ha spiegato Simson. “Volevo mettere molto in chiaro questo caso ai ministri e ho chiesto loro di usare la loro capacità morale di persuasione per inviare alle aziende il messaggio che questo ciò va bene”, ha sottolineato.
Al centro della riunione dei Ventisette ministri ci sono stati anche uno scambio di opinioni sul contributo del settore energetico alla competitività, alla luce del rapporto Draghi; una discussione sulle differenze di prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica; un aggiornamento sulla situazione dell’Unione dell’energia e dell’attuazione del piano RepewerEu. In particolare, sulla divergenza dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità all’interno dell’Ue – con picchi di prezzo nell’Europa centrale, orientale e sudorientale -, secondo i ministri è necessaria un’azione coordinata dell’Ue per stabilizzare i prezzi e migliorare la sicurezza energetica nella regione e nell’Unione. I ministri hanno riflettuto su possibili misure mirate per aumentare la capacità transfrontaliera e hanno sottolineato la necessità di investimenti nelle interconnessioni e di un coordinamento rafforzato a un livello regionale più ampio, identificando misure sia a breve che a lungo termine per migliorare l’efficienza dei flussi transfrontalieri. Infine, nel punto Varie dell’agenda, la Francia, con Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Romania, Slovacchia e Slovenia, ha informato i ministri sulla necessità di aprire le future aste della banca europea dell’idrogeno a tutto l’idrogeno a basse emissioni di carbonio. Su questo punto, Simson ha precisato che “la decisione su se e quando aprire le aste della Banca europea dell’idrogeno all’idrogeno a basse emissioni, come quello da nucleare, spetta alla prossima Commissione europea”, sulla base di “considerazioni sul calcolo dei problemi di approvvigionamento sollevati dalla catena di combustibili a basso contenuto fossile e sulla necessità di garantire condizioni di parità tra le tecnologie dell’idrogeno con diversi costi di produzione”.