Con i blocchi russi ai flussi di gas e i gasdotti in pericolo (vedi esplosioni ai tubi di Nord Stream nel Mar Baltico) è esplosa la domanda di gas liquefatto in Europa. Per trasportarlo però non bastano semplici navi. Servono le metaniere, sempre più richieste. Secondo i dati forniti dal market tracker Clarksons Research, all’inizio di ottobre il portafoglio ordini di queste speciali imbarcazioni ha toccato il massimo storico a quota 128. Tra il 2018 e il 2021, il volume degli scambi di nuove metaniere nel mondo era stato rispettivamente di 77, 60, 53 e 86. Attualmente, la data di consegna comunicata dai principali costruttori navali – in gran parte concentrati in Asia – è stata programmata per il 2027. La forte richiesta di conseguenza ha fatto impennare anche i prezzi delle metaniere. Secondo il centro di ricerche economiche della China State Shipbuilding, all’inizio di ottobre una nuova nave GNL costava 245 milioni di dollari, il livello più alto dal 2014: +14,5% rispetto a inizio di anno.
La domanda di Gnl però cresce ora, così in attesa che le nuove navi siano prodotte c’è la gara ad accaparrarsi quelle esistenti. Una corsa all’acquisto che inevitabilmente ha fatto salire i prezzi. All’inizio di questo mese, la tariffa giornaliera per le metaniere di grandi dimensioni in Asia, Pacifico e Atlantico è salita a quasi 400.000 dollari, rispetto ai circa 75.000 di due mesi fa. Prezzi dunque più che triplicati, come riferisce il China Times. I costruttori navali cinesi, che rappresentano una quota di mercato globale di circa il 50%, stanno comunque lavorando 24 ore su 24 per fornire i tanto desiderati vettori di Gnl. I principali gruppi sono Hudong-Zhonghua Shipbuilding, Jiangnan Shipyard sotto CSSC, Dalian Shipbuilding Industry, Yangzijiang Shipbuilding Group e China Merchants Heavy Industry Jiangsu. Fuori dall’ex celeste impero si stanno facendo largo i sudcoreani Hyundai Heavy Industries, Samsung Heavy Industries e Daewoo Shipbuilding.
Il Global Times ha specificato che Hudong-Zhonghua Shipbuilding (Group) Co ha ordini per la consegna di 33 metaniere di grande capacità, di cui 26 nuove quest’anno, e molti altri progetti sono in fase di negoziazione. La Jiangnan Shipyard ha recentemente consegnato una nuova nave da 30.000 metri cubi all’armatore olandese, Anthony Veder. Domenica scorsa, al Global Times, Chen Daxi, vicepresidente della Zhejiang Shipbuilding Engineering Society, ha spiegato che il settore cantieristico cinese è leader nel mondo, principalmente grazie alla sua tecnologia avanzata e alla sua capacità di produzione: “Una metaniera normalmente si costruisce in circa due anni e una catena di approvvigionamento stabile è necessaria per una produzione regolare. Una catena di approvvigionamento completa e linee di produzione mature consentono alla Cina di prendere più ordini e completarli in tempo“.
Per le navi Lng la dimensione è più o meno standard, quella di riferimento è pari a 174.000 metri cubi di gas. Nei primi otto mesi del 2022, il volume di completamento della costruzione navale cinese ha raggiunto 23,94 milioni di tonnellate, pari al 45,4% del mercato mondiale, e il numero di nuovi ordini è al primo posto nel mondo, secondo i dati della China Association National Shipbuilding Industry. Più ordini, più guadagni assicurati. Per anni.