L’eolico offshore: pilastro della transizione energetica

La capacità di generazione tende a essere più alta rispetto all'onshore grazie all'assenza di ostacoli

L’inesorabile marcia verso la neutralità climatica è ormai iniziata nell’Unione Europea. L’Ue ha fissato l’ambizione a lungo termine di diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Si è inoltre impegnata a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 (in particolare attraverso una serie di proposte pubblicate nel 2021, con il pacchetto Fit for 55). Al centro di questo impegno c’è il concetto di riduzione del consumo energetico (attraverso misure di efficientamento) e l’aumento della produzione e dell’utilizzo di energia rinnovabile al posto dei combustibili fossili.

I ministri dell’Energia e i membri del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico su un nuovo obiettivo per le energie rinnovabili per il 2030, che impegna l’Ue a raggiungere almeno il 42,5% di energie rinnovabili nel mix energetico, e idealmente il 45%, entro la fine di questo decennio. Si tratta di una cifra all’incirca doppia rispetto a quella del 2021. Ma spetta a ciascun Paese dell’Ue decidere come intende raggiungere questo obiettivo.

Molti Paesi stanno già investendo nell’eolico onshore. Tuttavia, la capacità di generazione dell’eolico offshore tende a essere significativamente più alta, in buona parte grazie a un vento più costante in assenza di ostacoli come colline, edifici o alberi. WindEurope, l’associazione che rappresenta le tecnologie eoliche in Europa, stima che i fattori di capacità per i nuovi parchi eolici onshore siano tra il 30-35%. Per i nuovi parchi eolici offshore, questa cifra oscilla tra il 42 e il 55%.

Nel 2020, la Commissione ha delineato le numerose opportunità di generazione di energie rinnovabili offshore nella Strategia dell’Ue per le energie rinnovabili offshore. La strategia evidenzia l’enorme potenziale dell’Ue sia per l’energia eolica offshore che per l’energia oceanica, con i suoi 5 bacini marini. La strategia conclude che “l’energia rinnovabile proveniente dai mari può essere sfruttata da una grande varietà di tecnologie, rendendola una pietra miliare della transizione energetica pulita“.

La capacità eolica offshore installata nell’Ue era di 14,6 GW nel 2021. La sfida è ora quella di accelerare l’aumento della capacità fino a raggiungere una cifra che, secondo le stime dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), potrebbe essere 25 volte superiore entro la fine del decennio.