Edison festeggia i 140 anni con un utile netto di oltre mezzo miliardo, rispetto ai 151 milioni del 2022, e un azzeramento dell’indebitamento. Anzi, addirittura il gruppo segnala 160 milioni a credito, rispetto ai -477 milioni di un anno fa, “per effetto principalmente della significativa generazione di cassa dettata dai robusti risultati della gestione operativa”. L’Ebitda, ovvero il margine lordo, ha infatti toccato il record di 1,8 miliardi, +71% annuale. Con questi risultati, la società guidata da Nicola Monti, ha deciso di distribuire un dividendo che per il 2023 è di euro 0,105 per ciascuna azione di risparmio (era 0,052 euro nel 2022) e di euro 0,075 per ciascuna azione ordinaria contro gli 0,022 euro dell’anno precedente.
A far volare i margini sono in particolare le attività rinnovabili e, in particolare, la ripresa della produzione idroelettrica dopo la forte siccità del 2022. Positivo poi l’apporto di Edison Energia nel segmento Gas&Power, che nel 2023 raggiunge i 2 milioni di contratti, e dei servizi energetici e ambientali di Edison Next. Al risultato ha concorso anche la buona performance del portafoglio gas, nonostante il forte impatto negativo causato dalla mancata consegna di Gnl dagli Stati Uniti, che ha indotto la società ad avviare un contezioso arbitrale contro Venture Global Calcasieu Pass LLC presso la London Court of International Arbitration.
Il fatturato invece si è ridotto, complice il crollo delle quotazioni energetiche. Il gruppo chiude l’esercizio 2023 con ricavi di vendita pari a 18,436 miliardi di euro da 30,309 miliardi del 2022. Una riduzione legata alla filiera Attività Gas che ha riportato ricavi in flessione del 47,8% a 12,132 miliardi, “in conseguenza appunto dell’evoluzione dello scenario prezzi e della contrazione dei volumi di vendita”. Stessa dinamica si osserva per la filiera Energia Elettrica con ricavi in diminuzione del 16,1% a 8,335 miliardi, per effetto soprattutto della minor produzione termoelettrica (-9,3%). Molto positivo invece l’apporto delle rinnovabili con la produzione idroelettrica che cresce del 63,4% anno su anno, e quella eolica e fotovoltaica che nel complesso registrano un incremento della produzione del 14,7%, grazie all’entrata in esercizio di nuovi impianti, alla maggiore ventosità e a una variazione di perimetro avvenuta a luglio 2022 (acquisizione Winbis Srl e Cerbis Srl).
Il contesto economico resta comunque stagnante. Il rallentamento del Pil si è riverberato sulla domanda annuale di energia in Italia, che risulta in flessione per il secondo anno consecutivo sia per l’elettricità che per il gas. Nel 2023 la domanda di energia elettrica è calata del 2,7% rispetto al 2022, attestandosi a 308,4 TWh. Ancora maggiore la flessione della domanda nazionale di gas che nel 2023 diminuisce dell’8,4% a 63,1 miliardi di metri cubi. Ciò nonostante, seppur “in considerazione dell’attuale contesto di mercato caratterizzato da un’elevata incertezza economica, geopolitica e da uno scenario prezzi di gas ed elettricità in flessione”, Edison prevede comunque per il 2024 un livello minimo di Ebitda di 1,5 miliardi di euro. I clienti Gas &Power infine punteranno verso quota 3 milioni, dopo che la società si è aggiudicata 4 lotti di circa 700.000 clienti con l’asta promossa da Arera, che si aggiungeranno ai 2 milioni attuali.