Rinnovabili, obiettivi regionali al 2030 e situazione attuale

Legambiente sottolinea che l'Italia ha raggiunto appena il 23,2% dell’obiettivo al 2030

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, gli obiettivi di potenza aggiuntiva da fonti rinnovabili nelle varie regioni italiane. Nel suo ultimo rapporto, Legambiente sottolinea che l’Italia ha raggiunto appena il 23,2% dell’obiettivo al 2030 anche se nel 2024 ha raggiunto e superato l’obiettivo dato dal decreto Aree Idonee, pari a 16.109 MW, realizzando dal 2021 al 2024 17.880 MW. Tuttavia, spiega Legambiente “vi è da considerare che l’andamento delle installazioni è ancora troppo basso per raggiungere gli obiettivi al 2030, dove servono almeno 10,2 GW di realizzazioni annuali”.
Guardando nel dettaglio, Trentino-Alto Adige a parte che spicca con il 60,8% dell’obiettivo raggiunto, le altre regioni si mantengono al di sotto del 35%. Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Valle D’Aosta e Piemonte con una media tra il 34,4% e il 30,6%, e poi a scendere fino ad arrivare nelle ultime posizioni con il Molise, appena il 7,6%, la Sardegna con il 13,9% e la Calabria con il 14%. Anche in questo caso sono diverse le regioni che hanno raggiunto e superato gli obiettivi annuali al 2024 del decreto nazionale. Sono 12 Regioni su 20: Trentino-Alto Adige con 418,2 MW in più, Friuli-Venezia Giulia con 269,6 MW, Lazio con 667,6 MW, Valle d’Aosta con 73,9 MW, Piemonte con 484,1 MW, Lombardia con 723,2 MW, Veneto con 363,3 MW, Campania con 169,8 MW, Abruzzo con 96,4 MW, Umbria con 134,1, Emilia-Romagna con 58,1 e Toscana con 94,5 MW. Otto, invece, le Regioni che non hanno raggiunto gli obiettivi annuali, complessivamente con 1 GW circa di installazioni mancanti. Ovvero Basilicata con –118,6 MW, Marche con -28,7 MW, Liguria con –16,4 MW, Puglia con –435,5 MW, Sicilia con –150,5 MW, Calabria con –104 MW, Sardegna con –130,1 MW e Molise con –98,4 MW.