
Dopo gli sforzi fatti per liberarsi dal carbone e bandire il petrolio russi, ora l’obiettivo dell’Unione Europea deve essere uno: “ Dobbiamo eliminare la dipendenza da tutte le fonti russe”. A dettare la linea, durante il congresso del Partito Popolare Europeo (Ppe) a Rotterdam, è la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Che ha chiaro in mente cosa bisogna fare: “Ora dobbiamo sciogliere anche il legame con il gas russo”. Tuttavia, il passo da compiere non è poi così semplice. “Serve coraggio per slegarci da Mosca”, sostiene la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento a Rotterdam. Pensare di dover “mettere tutte le nostre forze a disposizione della difesa degli ucraini e della nostra stessa sicurezza dalle minacce esterne”, è qualcosa di molto delicato, aggiunge.
Affidarsi ai partner istituzionali come gli Stati Uniti e investire nelle risorse rinnovabili, secondo von der Leyen, potrebbero essere le azioni giuste da compiere per raggiungere l’indipendenza energetica. Andando oltre, le fonti pulite di energia sono anche indispensabili per la transizione energetica, nonché per il raggiungimento degli obiettivi della Ue. Su questo fronte, la presidente della commissione esprime una delle sue più grandi preoccupazioni: “Ho una nipotina di un anno, che nel 2030 sarà una bambina delle scuole elementari e nel 2050 forse avrà dei figli. Mi chiedo se ancora vivrà le stagioni dell’anno, o se mi chiederà perché non abbiamo fatto nulla quando ne avevamo la responsabilità. I nostri obiettivi non sono così distanti, dobbiamo agire”, le parole di von der Leyen, convinta che una modifica comportamentale da parte di tutti sia la sola via per uscire dall’emergenza climatica.