Decine di milioni di residenti nel nord della Cina sono stati colpiti da un episodio di forte inquinamento e le autorità hanno chiesto di ridurre le attività all’aperto per sfuggire alla foschia grigia. Nella regione intorno alle città di Pechino e Tianjin e nella provincia di Hebei – dove vivono più di 100 milioni di persone – i livelli di inquinamento sono tra i più alti degli ultimi mesi.
Nella capitale, lunedì le autorità hanno emesso un’allerta arancione, la seconda più forte per quanto riguarda l’inquinamento. Martedì la società svizzera di misurazione della qualità dell’aria IQAir ha classificato Pechino come la quinta città più inquinata al mondo, appena davanti a Bombay in India. Secondo l’agenzia statale New China, i residenti sono invitati a “ridurre le uscite e l’esercizio fisico intenso nei prossimi giorni”.
In diverse aree della popolosa provincia di Hebei, che circonda Pechino, le autorità hanno emesso un allarme rosso. Secondo uno degli avvisi ufficiali, la foschia ha ridotto la visibilità a meno di 50 metri nelle località più colpite della provincia. Nella città di Tianjin, a sud di Pechino, che ospita 15 milioni di persone, l’ufficio meteorologico nazionale ha consigliato a chi ha problemi respiratori di evitare di uscire e di indossare una mascherina. Secondo le previsioni ufficiali, la nebbia, a causa di “condizioni meteorologiche sfavorevoli”, resterà nella regione fino al calo termico previsto per la fine della settimana.
La Cina ha dichiarato ufficialmente “guerra all’inquinamento” nel 2014 e la qualità dell’aria è notevolmente migliorata in diverse grandi città. A Pechino decine di fabbriche di carbone sono state chiuse e le industrie più inquinanti sono state allontanate dalla capitale, fino ad allora una delle più inquinate al mondo.
Ma nonostante siano stati compiuti progressi, la qualità dell’aria rimane lontana dagli standard dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e la Cina è ancora il più grande emettitore mondiale di gas serra, considerati responsabili del cambiamento climatico.
(AFP)