Giornata Oceani, Legambiente: Stop a plastiche monouso in tutti Paesi del Mediterraneo

“Anche quest’anno l’iniziativa Clean up the Med ha messo in campo uno straordinario lavoro di citizen science, un’estesa rete di collaborazione fra i cittadini dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che hanno deciso di rendersi protagonisti indossando i guanti e iniziando a pulire le proprie coste”. Così Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, commentando i dati rilevati durante la 29esima edizione di ‘Clean Up the Med’, versione mediterranea del progetto ‘Spiagge e fondali puliti’, che si è svolta nel weekend del 13-15 maggio. Una grande iniziativa di volontariato in vista della Giornata mondiale degli Oceani dell’8 giugno che quest’anno è dedicata al tema ‘Rivitalizzazione collettiva dell’oceano’. Clean up the Med è stata promossa per il terzo anno consecutivo da Common (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea), progetto europeo finanziato da Eni CBC Med, con 2,2 milioni di euro, che coinvolge Italia, Libano e Tunisia con l’obiettivo di tutelare le coste del Mediterraneo dai rifiuti marini, il marine litter, attraverso una loro gestione sostenibile. “Un’edizione importante – spiega Zampetti – visto che il 2022 si è aperto con il recepimento in Italia della direttiva europea SUP e nella stessa settimana è stata approvata finalmente la legge Salvamare che permette ai pescatori di liberare il mare dai rifiuti. Risultati su cui ci siamo impegnati molto e che rappresentano senza dubbio un segnale positivo, ma per mettere in atto una vera e propria rivoluzione contro il marine litter nel Mediterraneo servono normative uniformi in tutti i Paesi costieri”. Secondo Zampetti “occorrerà quindi estendere il bando dell’usa e getta a tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, unito a norme più stringenti anche sugli altri rifiuti più comuni che si trovano sulle spiagge, insieme a buone pratiche di gestione e prevenzione dei rifiuti”.